I primi pazienti all’ospedale da campo
Ma restano ancora da reperire molti infermieri
«Benvenuto, tutto a posto?». Sono le 19.18 e il signore di 81 anni si guarda intorno con l’aria spaesata. È appena sbarcato da un’ambulanza della Croce amica di Basiglio ed è il primo paziente dell’ospedale da campo in Fiera. Viene dal reparto di Medicina Covid del Papa Giovanni come la donna di 82 anni che arriverà dopo di lui, mentre altri due uomini di 54 e 56 anni verranno spostati dalle Malattie infettive Covid.
«Sono pazienti che richiedono assistenza a bassa-media intensità con ossigenazione non invasiva e che non è ancora possibile spostare nelle Rsa o negli alberghi — spiega il dottor Oliviero Valoti, responsabile sanitario del presidio, che è fra le cinque persone che accolgono l’anziano —. Con questi primi pazienti cominciamo a dare un sollievo al Papa Giovanni e a testare le strutture». Anche perché per ora in Fiera c’è personale sufficiente solo per 37 posti su 140. I 50 medici necessari ci sono quasi tutti, tra Emergency (sono 10, più 14 infermieri, 4 fisioterapisti, 4 Operatori socio sanitari, un tecnico di laboratorio e uno tecnico di radiologia: si occuperanno della Terapia intensiva), i russi, quelli delle graduatorie e altri che si sono offerti spontaneamente. Il problema principale sono gli infermieri: ne sono disponibili 45 su 140. Per questo la ricerca negli elenchi delle graduatorie continua. Intanto oltre ai moduli dei russi e di Emergency ce ne sarà uno con venti di degenza che potrà essere operativo grazie a 12 medici e 31 infermieri. Tutto attorno ci saranno 150 volontari in ambito sanitario, 40 volontari della Protezione civile Ana per la logistica e 30 dell’Antincendio boschivo Ana per la sicurezza.
Questo mentre continua a calare il numero ufficiale dei contagi in provincia di Bergamo. I nuovi casi calcolati dalla Regione sono stati infatti 103, che fanno salire il totale a 9.815. Quelli della città sono arrivati a 1.248, +12. Tra i Comuni più colpiti, viene registrato per il quarto giorno consecutivo la crescita zero di Nembro (207), così come resta al dato di domenica Treviglio (210). Crescono di 1 Alzano (177) e Seriate (236) e di 3 Albino (212). I nuovi decessi sono invece 55, che fanno arrivare il dato complessivo ufficiale a 2.480.
Nel frattempo in Fiera continua l’arrivo dei pazienti: 20 minuti dopo l’anziano arriva una donna. Con i primi ricoveri si studia la fluidità dei percorsi. Chi porta i malati in ospedale seguendo il percorso di transenne e di frecce disegnate dall’asfalto fino all’ingresso B8 e i cartelli «Zona rossa» deve poi sottoporsi a un complicato percorso di sanificazione,
Il totale dei decessi arriva a 2.480, + 55. A Nembro quarto giorno di crescita zero
durante il quale ogni indumento, dalle doppie paia di guanti alle tute alle sovrascarpe, vanno buttati, mentre la persona si disinfetta più volte mani e guanti, visiere e occhiali vengono pulito con alcol, e per l’ambulanza si svolge una totale pulizia interna. Il test di domenica per il trasferimento di un malato grave ha calcolato tempi brevissimi per arrivo, triage, controlli ematici e radiologici, trasferimento in shock room, più 8 minuti per il trasporto delle provette dei campioni al Papa Giovanni e 15 per l’analisi. Ma per il primo paziente non c’è fretta: in quattro minuti viene preparato e spostato nelle camere gestita dai russi. «Dai — gli dice un’infermiera — che adesso andrà tutto bene».