Corriere della Sera (Bergamo)

«Ho tre negozi e 21 dipendenti Non chiedo nulla, solo di lavorare»

Clusone, Andrea Moretti: i 25 mila euro del decreto? L’unico modo per coprire le spese

- Maddalena Berbenni

 colleghi sparpaglia­ti tra lavateste e prodotti di bellezza. Fanno parte di una chat di parrucchie­ri ed estetisti dell’Alta Val Seriana, creata in questa emergenza. Le loro richieste sono quelle dell’intera categoria: riapertura il 18 maggio invece che il primo giugno e una pre normativa che consenta di organizzar­si per tempo tra distanze da rispettare, protezioni di cui dotarsi, adesso si parla anche di orario prolungato.

Andrea Moretti gestisce tre negozi: a Castione, dove vive, a Clusone e in via Guglielmo d’Alzano, a Bergamo. Nel primo ci porta una delle sue figlie per la didattica a distanza. Quello in città, da uomo, non è sicuro se riuscirà a mantenerlo e comunque dovrà tagliare 3 dipendenti su 4, perché gli spazi sono ristretti. Ne ha 21 in tutto, in cassa integrazio­ne dal 12 marzo: «I tre negozi fanno 60 mila euro di spese al mese. Tolti circa 20 mila di stipendi, il resto è sulle mie spalle. Ho chiesto i 25 mila euro di finanziame­nto. Il punto non è se convenga o no: non c’è scelta. Con quei soldi potrò pagare le spese e ripartire con un unico debitore, la banca. Certo, dicevano che si sarebbe fatto tutto in un clic, invece mi hanno già chiamato 8 volte a firmare e ancora non ho visto niente». Le clienti fremono. «Ci chiamano in tanti e tutti vogliono essere i primi. C’è anche l’aspetto psicologic­o: alzarti al mattino con la testa a posto aiuta. Se saremo bravi — calcola Moretti —, credo che riusciremo a tornare a fare il 50, 55%».

Diego Mazzotti, 43 anni di onorata carriera, nel suo negozio a Rovetta ha smesso di andarci: sono finite le pupette, i manichini per esercitars­i. «Le ho rapate tutte — si sforza di scherzare —. Durante il giorno mi chiudevo dentro e provavo i tagli». È nato e cresciuto a Zurigo da dove una collega gli ha spedito un pacco con mascherine Ffp2 e mantelline, «che in Svizzera lo Stato ha distribuit­o gratis, oltre a 100 euro al giorno». Moretti: «Le condizioni dell’Italia sono diverse, io non pretendo niente, solo che mi lascino lavorare con protocolli adeguati». La paura c’è. Hanno tutti perso qualcuno. Alessandra Tomasoni, estetista a Rovetta, ha pianto due zii e l’ex convivente: «Io lavoro da sola e ho già le distanze perché ogni cliente è nella sua cabina, come sono già attrezzata sulle misure per l’igiene. Ho il mutuo della casa e del negozio: vogliamo riaprire».

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 La riapertura di estetisti e parrucchie­ri è prevista per il primo giugno, ma il Governo potrebbe anticipare al 18 maggio
 Fra le misure al vaglio, la distanza di 2 metri da mantenere tra i clienti e più cura per l’igiene
Uniti
Da sinistra: Mazzotti, Tomasoni, Balduzzi e Moretti, titolare di «Andrea Planet» con 3 negozi a Dorga, Clusone e Bergamo
La scheda  La riapertura di estetisti e parrucchie­ri è prevista per il primo giugno, ma il Governo potrebbe anticipare al 18 maggio  Fra le misure al vaglio, la distanza di 2 metri da mantenere tra i clienti e più cura per l’igiene Uniti Da sinistra: Mazzotti, Tomasoni, Balduzzi e Moretti, titolare di «Andrea Planet» con 3 negozi a Dorga, Clusone e Bergamo

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