Corriere della Sera (Bergamo)

Lite al Senato, il treno per Orio passa sui binari delle Olimpiadi

- Simone Bianco

Se investire sulle opere pubbliche è la via d’uscita dalla crisi innescata dal virus, questo dovrebbe valere due volte per Bergamo. Tra i cantieri in programma, il treno tra l’aeroporto e la stazione di Bergamo resta in cima alle priorità del territorio. Alla prima prova parlamenta­re dopo l’emergenza sanitaria però intorno al progetto nasce una polemica molto accesa. La Lega, attraverso la senatrice Simona Pergreffi, denuncia il mancato inseriment­o dell’opera nella lista delle opere prioritari­e approvate ieri in commission­e a Palazzo Madama. Un fatto grave, secondo la Lega e secondo altri del centrodest­ra, come il deputato di Cambiamo!, Alessandro Sorte. Un fatto che non cambia la sostanza delle cose, secondo la maggioranz­a Pd-M5S: l’opera resta in programma e finanziata. Ma trasloca: dal contratto di programma, tra Rfi (gruppo Fs) e ministero, alla legge Olimpiadi.

A confermare il cambio di programmi è il deputato del Pd Maurizio Martina: «È una via più rapida per la realizzazi­one delle opere, se poi la Lega vuole fare polemica a tutti i costi, faccia pure, ma non ne capisco le ragioni». Le ragioni, per la senatrice Pergreffi stanno nella modifica della lista delle opere prioritari­e portata al voto ieri in commission­e Lavori pubblici. «Nella serata di ieri (mercoledì ndr) avevamo raggiunto un accordo e il treno per Orio era stato inserito tra le opere urgenti. Oggi (ieri, ndr) non era più tra quelle prioritari­e. Il presidente della commission­e, Mauro

❞ Avevamo inserito il treno tra le opere prioritari­e di Rfi, poi al momento del voto la lista era cambiata. Un fatto grave Simona Pergreffi Lega Senato

Coltorti del M5S, mi ha detto che si trattava di un errore materiale che però non si poteva più correggere, e l’aggiorname­nto del contratto di programma è stato votato così». Al di là delle dinamiche parlamenta­ri, per la senatrice è un fatto negativo: «L’opera resta nel contratto di programma, ma avrebbe avuto senso che entrasse tra quelle prioritari­e. Sarebbe stato anche un segno d’attenzione a Bergamo, dopo quello che è successo».

La deputata cinquestel­le Guia Termini ribalta la questione: «Oggi abbiamo votato il parere all’aggiorname­nto del contratto di programma anche in commission­e Trasporti alla Camera — spiega —. Nessuna priorità alle opere contenute può essere modificata con un parere non vincolante espresso da un solo ramo del Parlamento. Ritengo scorretto creare allarmismo proprio nel nostro territorio che sta vivendo una crisi sanitaria senza precedenti». E il Pd, con un comunicato firmato da Martina ed Elena Carnevali sottolinea: «Il collegamen­to Orio-Bergamo è considerat­o un’opera essenziale tra quelle previste per Milano Cortina 2026 e inserita come opera prioritari­a nell’Allegato Infrastrut­ture al Def 2020 e pertanto dal Governo è garantita la piena copertura dell’intero impegno finanziari­o. Attendiamo lo stesso impegno dalla Regione, sempre celere nei comunicati stampa». La frecciata è diretta all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi: «Ci saremmo aspettati che quest’opera guadagnass­e priorità nella lista di quelle che dovrà realizzare Rfi. In questi mesi abbiamo già potuto constatare un rallentame­nto del lavoro di progettazi­one da parte del gruppo Fs. Ora, se il treno per Orio passerà tra i progetti della Legge Olimpiadi, temiamo un ulteriore allungamen­to dei tempi e, soprattutt­o, difficoltà nel reperire risorse». Altra opera che dovrebbe finire nel capitolo olimpico (Milano-Cortina 2026) è la variante di Trescore, un centinaio di milioni di euro di lavori. Per il collegamen­to ferroviari­o per Orio ne servono 170. E la Regione teme che risorse per entrambi i cantieri non ce ne siano. «Le opere sono finanziate — ribadisce Martina — ma bisogna anche chiedersi esattament­e cosa stia facendo la Regione per realizzarl­e».

Visioni opposte La Lega: c’era l’accordo poi è saltato. Il Pd: con la legge Olimpiadi procedure più rapide

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