Il pane di Branzi in uno studio negli Stati Uniti
Dal forno gestito da Baldovino e David Midali, papà e figlio, a Branzi arriva un messaggio di solidarietà speranza attraverso la riscoperta dei gesti quotidiani più semplici come la preparazione del pane da condividere con i nostri cari.
Itki Us, l’International traditional knowledge institute United States, ha lanciato l’iniziativa «Breads of creative cities» chiedendo a panettieri e chef italiani di mostrare coBrembana me preparare il pane tipico della loro cultura. Sulla pagina Facebook dell’istituto è pubblicata la ricetta del pane di mistura al formaggio Branzi. «È ideale per bruschette, si faceva fin dagli inizi del secolo scorso, usando tutto quello che le famiglie avevano a disposizione in casa — racconta Baldovino —. Mi è piaciuto proporlo perché si ricollega alla tradizione e al territorio, all’utilizzo delle eccellenze locali, come le mele della Val o il Formai de Mut». La pagnotta,contiene Branzi e patate a pezzetti, farina integrale, di segale, di mais, di tipo 2, acqua, sale, lievito madre rinfrescato tutti i giorni e come starter quello di birra. La pasta, una volta formata, viene lasciata riposare per mezzora ricoperta da un telo d stoffa. Poi si passa alla formatura e, dopo due ore di lievitazione, il pane viene infornato. Il panificio Midali è nato nel 1974 dalla volontà di
Maria e Santi Midali. Tutta la famiglia ha collaborato, con sacrifici, all’acquisto del laboratorio, in particolare Ilario, il figlio più grande. Ma c’era anche Baldovino, il più piccolo, che presto ha iniziato a collaborare all’attività.
Il progetto ha preso il via la prima settimana di aprile con le dirette su Facebook dei panettieri di Alba, Carrara e Fabriano. La scorsa settimana è intervenuto Antonio Falco dell’Antica pizzeria da Michele
in the world di Napoli. L’interesse è anche a livello internazionale, come dimostrato dalle risposte di Paducah negli Usa, San Cristobal de Las Casas in Messico e Duran in Ecuador, che vogliono proporre la stessa iniziativa. È stata la città creativa Unesco di Fabriano a presentarla al Segretariato dell’Unesco di Parigi, prendendo parte alla call «Unesco’s initiatives in response to Covid-19».