Anche lo Spirito del Pianeta va in streaming
Lo Spirito del Pianeta, rinviato a giugno del 2021, regala due serate virtuali, da 90 minuti ciascuna, venerdì 29 e sabato 30 maggio, di canti, musiche e danze tradizionali da tutto il mondo. I contributi saranno visibili in streaming, alle 21, sul sito del festival e i suoi canali Facebook e Youtube. «Abbiamo ricevuto un’infinità di chiamate che ci hanno convinto a far sì che la ventesima edizione, saltata per il Covid, possa avere comunque due serate di festa — afferma il direttore artistico Ivano Carcano —. Serviranno per rimarcare la nostra filosofia, il rispetto dei popoli indigeni e del pianeta». A dare il loro contributo saranno gruppi indigeni che in questi giorni si stanno attrezzando per realizzare interviste e esibizioni in luoghi del pianeta, dove spesso la tecnologia è assente. La prima sera sarà aperta dalla cerimonia di purificazione dei dessana, comunità indios dell’Amazzonia, in Brasile. Ci saranno i maasai dal Kenya, i pigmei dal Camerun, gli aztechi dal Messico, gli aborigeni dall’Australia, i quaqhai dall’Iran, i cree dal Canada e i Saor Patrol dalla Scozia, presenza fissa del festival, guidati da Charlie Allan, attore e musicista, che ha recitato nel film «Il gladiatore». Le culture italiane saranno rappresentate da Davide Van de Sfroos, Il Bepi e i Lingaland. La sera successiva interverranno il boliviano Edmundo Pacheto, i tuareg dal Niger, il gruppo Xajil, in rappresentanza dei maya dal Guatemala, Leslie Abbadini, corista nata da mamma di Capoverde e papà bergamasco, To Nokwe, zulù, considerata la Mina del Sudafrica, gli inuit dalla Groenlandia, gli apache dall’Arizona, i sayaka incas dal Perù, il cantante irlandese Martin O’Connor, i maoori dalla Nuova Zelanda. Da Napoli, ascolteremo Enzo Avitabile e Tony Esposito. Sarà presente Capo Raoni, che guida gli Indios dell’Amazzonia, candidato quest’anno al Premio Nobel per la pace. Da confermare la presenza dell’astronauta Luca Parmitano.