Il Cda «licenzia» la soprintendente in carica da 26 anni Bufera al Ponchielli
«Teatro in perdita». I soci storici: una scusa
Si è chiusa un’era al Teatro Ponchielli di Cremona, uno dei gioielli della cultura lombarda. Il cambiamento, per molti troppo repentino, coinvolge il vertice dell’istituzione. Angela Cauzzi non è più la Sovrintendente della casa della cultura della città del Torrazzo: una svolta epocale, dato che era alla guida del teatro sin dal 1994, pur figurando già come consulente artistica nel 1987.
Il Consiglio di amministrazione presieduto dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti (Pd) ha deciso, con quattro voti a favore su cinque espressi, per il cambio della guardia, dopo che Cauzzi era sempre stata riconfermata, di volta in volta, con contratti triennali. L’opposizione della consigliera Anna Lazzarini non è bastata e oggi due dei quattro componenti che hanno votato a favore del cambiamento, Andrea Rurale e Francesca Pagani, hanno motivato la scelta in una lettera ai soci, parlando di «bilancio in perdita con un previsionale 2020 che presentava uno squilibrio di 400 mila euro», senza mancare di sottolineare che «una sovrintendenza così lunga è un’anomalia».
Non ci sta però Walter Montini, già senatore della Democrazia cristiana e che faceva parte dei 17 soci sostenitori, e che era socio designato per l’assemblea, il secondo organo del Ponchielli dopo il Cda. Era, perché lo stesso si è dimesso in polemica. «Se parliamo di bilancio, il Ponchielli nel 2019 ha chiuso con 3.800 euro d’avanzo. Chi fa cultura sa quanto sia difficile avere un attivo. Il 2020, con l’emergenza Coronavirus, prospetta un bilancio “lacrime e sangue” e nel 2021, senza sapere se arriverà il Fondo Unico dello
Spettacolo, sarà peggio. Con le nuove norme, ce lo immaginiamo un Ponchielli ridotto a 200 posti, anziché 400?». Ma il punto, per Montini, è un altro. «Mercoledì si è tenuto il
Cda, giovedì già si parlava del cambio di rotta più o meno pubblicamente. Un Cda ha tutto il diritto di cambiare: forse cercano una maggiore interazione con altri luoghi clou di Cremona come il Museo del Violino o il Museo Civico, forse cercano una figura più giovane. Ma ci vuole umanità: diverso sarebbe stato chiedere a Cauzzi, il cui contratto scade il 31 dicembre, di traghettare il nuovo direttore, anche come forma di gratitudine».
Angela Cauzzi, tra l’altro, lanciò nel panorama nazionale Cremona e provincia a fine Anni Novanta, inventandosi il Recitarcantando, che portò da queste parti grandi nomi come Joe Cocker, Pino Daniele e non solo. In quel momento la sua avventura al Ponchielli doveva ancora iniziare. Ora che sta per terminare, lei preferisce restare fuori dalla polemica, augurando semplicemente lunga vita al teatro. Sarà per questo che per molti resterà «la signora del Ponchielli».