Si torna a correre al Campo Coni: con termoscanner
Dopo 84 giorni torna in pista l’atletica bergamasca dandosi appuntamento, ieri, all’anello del Campo Coni di via delle Valli. Almeno per il momento, hanno potuto accedere all’impianto gestito da Bergamo Infrastrutture solo una decina di allenatori e quaranta atleti di rilievo nazionale. Tra questi: Christian Falocchi (Fiamme Oro), Marta Zenoni, Denis Rigamonti, Abdelhakim Elliasmine e Samuele Maffezzoni. E il primo a presentarsi è stato Falocchi che, in compagnia dell’allenatore Pierangelo Maroni e di Nicholas Nava, ha eseguito una sorta di «tagliando» dopo due mesi di allenamenti a casa. «Sarà interessante capire se saremo ancora in grado di correre», si schernisce Matteo Fusari (Bergamo Stars), campione italiano indoor tra le promesse nei 400 metri. «Grazie all’amministrazione di Albino già nell’ultima settimana ho avuto modo di allenarmi outdoor, ma questo ritorno alla pista Coni è una sorta di ripartenza». Una ripartenza che ha delle regole. Oltre agli ingressi selezionati (con la prova della temperatura), è stato proibito l’accesso ai non addetti ai lavori; inoltre i ragazzi correranno a corsie alternate, si manterranno le distanze tra i velocisti e i mezzofondisti e gli atleti sono stati invitati a portare da casa i propri attrezzi personali. Attività a metà soprattutto per i saltatori: vista la difficoltà della procedura di sanificazione, la buca di sabbia per il lungo e il triplo resta off limits, così come si devono scaglionare le sessioni dei saltatori in alto e con l’asta, visto che i materassi devono essere sanificati (o coperti con un telo personale) a ogni sessione. Piccoli accorgimenti a cui gli atleti sono ben disposti, visto che permette loro di fare un passo verso la normalità. Anche se, per le gare, ci sarà ancora da attendere: per quanto il calendario stia prendendo forma, si ipotizza che gli Italiani assoluti di La Spezia si svolgeranno il 7 agosto; a settembre, invece, dovrebbe essere la volta delle rassegne tricolori giovanili.