I mille fedeli del Santuario
Caravaggio, raggiunto il numero massimo alla cerimonia fra termoscanner, distanze da rispettare e statue all’esterno
Mille fedeli hanno partecipato alla cerimonia per l’Apparizione al Santuario di Caravaggio fra le tante misure anti Covid.
Mille e non più di mille. Tanti fedeli potevano entrare e tanti sono entrati al Santuario della Madonna del fonte di Caravaggio per festeggiare il 588esimo anniversario del miracolo. È stato un successo il primo evento di massa svolto in Bergamasca nella Fase 2 del post lockdown.
L’apparizione della Vergine nel Santuario mariano di Caravaggio ogni anno raccoglie migliaia di persone provenienti da tutta la Lombardia. L’anno passato erano più di 6 mila i fedeli che vi avevano assistito. Numeri impensabili da gestire ai tempi dell’epidemia Covid-19. Tanto più che il Governo ha fissato per gli eventi di massa all’aperto un tetto massimo di mille partecipanti. Pochi, come detto rispetto al passato, ma molti se si guarda al presente in cui il timore per il coronavirus rimane forte. Non a caso il Santuario ha assicurato da subito la trasmissione via web e in televisione della cerimonia. C’era quindi incertezza sulla reale partecipazione. Perché tutto avvenisse in sicurezza, però, la macchina organizzativa è partita 15 giorni fa e sono state prese scelte che probabilmente rimarranno un unicum nella storia secolare del Santuario, a partire dall’utilizzo della basilica solo per le messe. Una scelta dovuta al fatto che il tempio con i posti numerati a scacchiera può ospitare solo 170 persone. Per celebrare l’Apparizione è stato scelto così l’altare presente nel chiostro di destra. In collaborazione con il Comune e le forze dell’ordine sono stati istituiti percorsi obbligati. I fedeli arrivando al Santuario hanno trovato gli ingressi presidiati dai volontari dell’associazione carabinieri muniti di termoscanner. Solo dopo la misurazione della temperatura, si poteva accedere al piazzale controllato dalle pattuglie della polizia e dai carabinieri. Il corridoio sotto il tempio dove c’è la fonte miracolosa è rimasto però inaccessibile e sono rimaste chiuse le fontane ai lati della chiesa.
Altra novità, le statue della Vergine e della beata Giannetta
sono state portate all’esterno del tempio per permettere la devozione in sicurezza. Mano a mano che ci si avvicinava all’inizio della cerimonia ai cancelli del Santuario si è formata la fila e si è capito che, nonostante i limiti e le paure, i fedeli non avevano voluto mancare all’evento. Sul piazzale tutte le sedie si sono riempite e molte persone hanno iniziato a rimanere in piedi cercando di mantenere le distanze di sicurezza.
Alle 16.40 dalla chiesa è uscita la processione dei sacerdoti ed è cominciata la cerimonia vera e propria presieduta dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni e concelebrata dal vescovo emerito Dante Lafranconi e dal rettore del santuario monsignor Amedeo Ferrari. Nel frattempo, i cancelli d’ingresso sono stati chiusi perché erano state raggiunte le mille presente. Quando è arrivato il momento più sentito dell’Apparizione, l’aspersione con l’acqua santa, il vescovo ha provveduto ai fedeli intorno all’altare mente il prorettore don Cesare Nisoli e il collaboratore don Tonino Blini hanno girato negli altri spazi del Santuario.
Prima di congedare i fedeli il vescovo Napolioni li ha salutati con l’avvertimento di uscire senza assembramenti. «Portate a casa — dice il prelato — il messaggio che venire al Santuario non è pericoloso, questo è un luogo di salute per l’anima e il corpo».
❞ Venire al Santuario non è pericoloso, è un luogo di salute per l’anima e il corpo Antonio Napolioni vescovo di Cremona