Dhl a Malpensa: Lynx, via 129 posti
L’apertura dell’hub Dhl a Malpensa ha già le prime ripercussioni a Orio. La multinazionale ha annunciato che dopo il 31 agosto non rinnoverà il contratto alla Lynx srl, che si occupa di carico e scarico pacchi. E la ditta ha annunciato ieri che sarà costretta a licenziare tutti i suoi 129 dipendenti.
I dipendenti, che lavorano per la ditta da dieci anni e qualcuno anche da 20, sono in cassa integrazione e non potranno per legge essere licenziati prima di metà agosto, ma alla scadenza dell’appalto perderanno il posto. I sindacati chiedono, preannunciando proteste e mobilitazioni, che si alzi almeno la buonuscita: «Quella proposta è irrisoria e poco rispettosa». A preoccupare, però, c’è anche altro: «A dicembre eravamo riusciti a raggiungere un accordo con Dhl ( foto) che aveva dato le prime garanzie sul fronte occupazionale, in una fase che trasformerà il loto sito di Orio in semplice gateway. Con la pandemia, tra le conseguenze per Orio c’è già il mancato rinnovo per la Lynx. Quanto è mutato lo scenario e quanto sono cambiate le premesse per un futuro di Dhl a Bergamo?». Fine dell’appalto anche per la Hap Logistics di Bergamo, che lavorava per conto della Sab Ortofrutta di Telgate, attiva nel settore della IV gamma. Ai 60 lavoratori è pervenuta una proposta di assunzione dalla nuova cooperativa Gea Service (appaltata da Sab) con nuove condizioni di lavoro che però 14 di loro non hanno accettato. «È stato fatto un prendere o lasciare — lamenta lo Slai Cobas che ha organizzato un presidio in via Garibaldi —. La nuova assunzione prevede il livello più basso, il tempo determinato di 4 mesi, il cambio del contratto da Merci Logistica a Lavoratori agricoli che non comprende la disoccupazione».