Corriere della Sera (Bergamo)

Il mercato contingent­ato Buono il ritorno in centro

È il più grande della provincia. Varchi presidiati e 500 clienti al massimo dentro l’area

- Di Pietro Tosca

Tutti con la mascherina e attenti a non creare assembrame­nti, ma con una gran voglia di fare compere e salutarsi dopo i giorni peggiori del Covid-19. Un ritorno alla quasi normalità per il mercato di Treviglio che, con i suoi 190 banchi, è il più grande della provincia.

Dopo tre settimane al confino in periferia, nel parcheggio del palazzetto dello sport e a ranghi ridotti (c’erano solo i 40 banchi alimentari), ieri gli ambulanti hanno potuto far rientro nella loro sede storica di piazza Cameroni. Una prova importante per la Fase 2 di Treviglio, che nel suo mercato del sabato ha sempre avuto uno dei punti di forza attraendo visitatori da tutta la pianura. Un appuntamen­to che è anche un momento di socialità. Il mercato deve fare i conti ancora con le misure di distanziam­ento sociale e per questo è stato recintato, lasciando solo tre entrate sorvegliat­e dalla polizia locale e dai volontari dell’associazio­ne carabinier­i. Numero chiuso anche per gli accessi contingent­ati a un massimo di 500 persone in contempora­nea. Un numero che si è rivelato sufficient­e. Nell’arco delle sei ore del mercato tra le bancarelle si sono alternati più di 4 mila clienti e non si sono presentati inconvenie­nti. «Solo in un paio di momenti — spiega il comandante della polizia locale Antonio Nocera — è stato necessario chiudere gli accessi ma normalment­e il flusso in entrata e uscita si equivaleva. I clienti non si sono trattenuti più di una ventina di minuti». Nonostante la voglia di normalità, l’attenzione rimane alta. Tra marzo e aprile la città ha avuto più di 200 morti contro i 328 dell’intero 2019.

A sorvegliar­e sulla buon riuscita anche l’assessore al Commercio Beppe Pezzoni e il sindaco Juri Imeri. «Ringraziam­o i cittadini — spiega

Pezzoni — che hanno dato prova di maturità». Il ritorno in centro è stato salutato con entusiasmo dagli ambulanti come spiega Flavio Steibel, rappresent­ante dei commercian­ti . «La mia famiglia—– racconta l’esercente — fa il mercato di Treviglio dal 1928. Tornare nel centro storico ha voluto dire anche rincontrar­e molti clienti anziani con cui c’è un rapporto quasi di amicizia. Questo aspetto umano rimane fondamenta­le nella nostra attività. Rispetto alla sistemazio­ne al palazzetto il lavoro è cresciuto di quasi 3 volte. Non siamo ancora a livelli di normalità, ma è un buon segnale soprattutt­o per i banchi non alimentari che sono stati fermi tre mesi».

❞ Abbiamo ritrovato i nostri clienti. Lavoriamo quasi tre volte tanto Flavio Steibel ambulante

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Le misure Tre gli accessi controllat­i (Ansa/Cavicchi)

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