Il mercato contingentato Buono il ritorno in centro
È il più grande della provincia. Varchi presidiati e 500 clienti al massimo dentro l’area
Tutti con la mascherina e attenti a non creare assembramenti, ma con una gran voglia di fare compere e salutarsi dopo i giorni peggiori del Covid-19. Un ritorno alla quasi normalità per il mercato di Treviglio che, con i suoi 190 banchi, è il più grande della provincia.
Dopo tre settimane al confino in periferia, nel parcheggio del palazzetto dello sport e a ranghi ridotti (c’erano solo i 40 banchi alimentari), ieri gli ambulanti hanno potuto far rientro nella loro sede storica di piazza Cameroni. Una prova importante per la Fase 2 di Treviglio, che nel suo mercato del sabato ha sempre avuto uno dei punti di forza attraendo visitatori da tutta la pianura. Un appuntamento che è anche un momento di socialità. Il mercato deve fare i conti ancora con le misure di distanziamento sociale e per questo è stato recintato, lasciando solo tre entrate sorvegliate dalla polizia locale e dai volontari dell’associazione carabinieri. Numero chiuso anche per gli accessi contingentati a un massimo di 500 persone in contemporanea. Un numero che si è rivelato sufficiente. Nell’arco delle sei ore del mercato tra le bancarelle si sono alternati più di 4 mila clienti e non si sono presentati inconvenienti. «Solo in un paio di momenti — spiega il comandante della polizia locale Antonio Nocera — è stato necessario chiudere gli accessi ma normalmente il flusso in entrata e uscita si equivaleva. I clienti non si sono trattenuti più di una ventina di minuti». Nonostante la voglia di normalità, l’attenzione rimane alta. Tra marzo e aprile la città ha avuto più di 200 morti contro i 328 dell’intero 2019.
A sorvegliare sulla buon riuscita anche l’assessore al Commercio Beppe Pezzoni e il sindaco Juri Imeri. «Ringraziamo i cittadini — spiega
Pezzoni — che hanno dato prova di maturità». Il ritorno in centro è stato salutato con entusiasmo dagli ambulanti come spiega Flavio Steibel, rappresentante dei commercianti . «La mia famiglia—– racconta l’esercente — fa il mercato di Treviglio dal 1928. Tornare nel centro storico ha voluto dire anche rincontrare molti clienti anziani con cui c’è un rapporto quasi di amicizia. Questo aspetto umano rimane fondamentale nella nostra attività. Rispetto alla sistemazione al palazzetto il lavoro è cresciuto di quasi 3 volte. Non siamo ancora a livelli di normalità, ma è un buon segnale soprattutto per i banchi non alimentari che sono stati fermi tre mesi».
❞ Abbiamo ritrovato i nostri clienti. Lavoriamo quasi tre volte tanto Flavio Steibel ambulante