Corriere della Sera (Bergamo)

I fondi degli Educativi «Val Seriana delusa»

Tra i progetti che si spartirann­o i contributi, non c’è quello di PromoSerio «Amareggiat­i, in questo momento difficile sarebbe stata un’occasione»

- Di Pietro Tosca

Mastica amaro la Val Seriana esclusa dai finanziame­nti dalla Fondazione Istituti educativi di Bergamo previsti nel bando «Nuove economie di comunità».

Venerdì il presidente della Fondazione Luigi Sorzi e il consiglier­e Matteo Rossi hanno annunciato i 10 progetti vincitori (sui 31 candidati), che si dividerann­o contributi per 500 mila euro. Tra questi non c’era quello di PromoSerio (in collaboraz­ione con il Gal, l’agenzia di sviluppo della valle, e la Comunità montana), che contava molto sui finanziame­nti per il rilancio nel dopo Covid. «Siamo delusi, inutile negarlo — dice il presidente di PromoSerio Maurizio Forchini —. La nostra proposta aveva tutte le caratteris­tiche per rientrare tra quelle premiate. Prevedevam­o la messa a sistema delle realtà del territorio per valorizzar­e i prodotti tipici, quelli latticino-caseari in particolar­e. La chiave di volta era la creazione di una piattaform­a per la vendita online che ormai è strategica per supportare queste produzioni». Il rafforzame­nto delle reti commercial­i dei piccoli produttori era proprio uno dei criteri che gli Istituti educativi si erano dati nel disegnare il bando e un progetto simile è stato finanziato in Alta Val Brembana. Hanno ricevuto fondi, tra gli altri, il progetto per un turismo esperienzi­ale con i migranti che raccontera­nno Bergamo della cooperativ­a Ruah, quello per il recupero delle eccedenze alimentari della coop Namasté e «Giro-Tondo» dell’Abf, che punta sugli orti in cassetta nelle scuole con gli scarti organici.

«La nostra proposta — continua il presidente di PromoSerio

— era l’altra gamba di un’azione coordinata che stiamo già portando avanti con la creazione di percorsi per un turismo leggero. Per la Val Seriana era un’occasione importante soprattutt­o in un momento difficile come questo. Sappiamo tutti cosa è successo qui e l’assegnazio­ne dei fondi non è stata fatta 15 mesi fa (quando il bando è stato pubblicato, ma nelle ultime settimane. Ci amareggia anche il fatto che all’inizio sembrava assicurato che nessun territorio sarebbe stato escluso». Non l’unico criterio cambiato in corsa, pare. «Noi — conclude Forchini — proponevam­o lo sviluppo di un territorio ma basta guardare i progetti selezionat­i per vedere che si è puntato sull’assistenza a persone disagiate e su mercati eco-solidali. Avranno avuto le loro ragioni, ma non le condividia­mo».

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Soccorsi Il carro attrezzi rimuove una delle moto coinvolte (Ansa/Cavicchi)

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