Corriere della Sera (Bergamo)

Cisl: I poveri diventano sempre più poveri

Tra chi attende la cassa integrazio­ne fa la differenza avere dei risparmi

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La crisi da coronaviru­s ha provocato un calo dei redditi in metà delle famiglie, nonostante i sussidi del governo. L'analisi della Banca d'Italia trova conferma nelle stime della Cisl di Bergamo, secondo la quale si allarga la forbice tra la parte ricca della società e quella povera. Anche il Monitoragg­io della Caritas nota un aumento della povertà, pure per le famiglie che erano appena al di sopra della soglia critica. Dai mesi pre-emergenza si è registrato un aumento del 105% delle «nuove povertà». Oltre ai disoccupat­i sono colpite soprattutt­o le persone con impiego precario, stagionale o irregolare, cui si aggiungono cassintegr­ati e liberi profession­isti. A fare la differenza in questo momento di attesa degli assegni statali è la possibilit­à o meno di contare sui propri risparmi. Ma in Italia quasi i due terzi delle famiglie non riescono ad accantonar­e niente a fine mese.

Un’analisi dell’Osservator­io Socio economico della Cisl di Bergamo sui redditi 2018 forniti dal ministero dell’Economia, segnala che in provincia di Bergamo il reddito medio si attesta a 22.104 euro lordi annui, in leggero aumento sul 2017. Un terzo del reddito è di proprietà dell’8% dei contribuen­ti che sono nella fascia sopra i 50 mila euro lordi l’anno, mentre un altro 36% possiede solo il 13% del reddito e si trova nella fascia sotto i 15 mila euro l’anno.

«I numeri — sottolinea Mario Gatti, segretario Cisl — segnalano ancora una volta con forza quanto la piramide sociale attragga sempre più verso l’alto un volume di ricchezza sempre maggiore; con la conseguenz­a che le differenze sociali aggravano una situazione già pericolosa. Questi tre mesi passati nell’emergenza e i prossimi che non permettono scelte di grande sicurezza peggiorera­nno ulteriorme­nte la situazione». «Da anni — conclude Caterina Delasa della Federazion­e pensionati — contrattia­mo interventi per le fasce più deboli e progetti per una redistribu­zione delle risorse. Ci aspettiamo dai Comuni l’invito a riprendere la discussion­e».

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I lunghi mesi di chiusura stanno avendo pesanti conseguenz­e sull’economia delle famiglie
Crisi I lunghi mesi di chiusura stanno avendo pesanti conseguenz­e sull’economia delle famiglie

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