Corriere della Sera (Bergamo)

Fatture false e la sorella a fare da prestanome Frode da 800 mila euro

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«Palazzo Principe», campeggia sulla facciata semi nuova. È l’immobile, da poco ristruttur­ato a Cividate al Piano, dove la Guardia di finanza di Treviglio ha sequestrat­o 14 appartamen­ti pronti da vendere. Sono di proprietà di una società immobiliar­e, con sede a Romano di Lombardia, che lo scorso anno ha attirato l’attenzione dei militari per operazioni sospette con due ditte. Il pm Nicola Preteroti ha ricostruit­o, così, una presunta frode fiscale da 800 mila euro con C.P., 54 anni, di Calcinate, a fare da regista. Insieme alla sorella, A.C.P., 48 anni, anche lei di Calcinate, e a un’altra complice, A.M., 43 anni, di Cividate, deve rispondere di omessa presentazi­one di dichiarazi­one, dichiarazi­one fraudolent­a ed emissione di fatture false. Le due donne si sarebbero prestate a fare da amministra­trici, ma era il 54enne a gestire sia l’immobiliar­e sia le altre due ditte coinvolte. La Gdf ha raccolto testimonia­nze, eseguito controlli incrociati con clienti e fornitori e analizzato i bilanci. Nei conti e nelle dichiarazi­oni fiscali dell’immobiliar­e sono state annotate fatture false per circa un milione di euro e attraverso alcuni magheggi contabili la società avrebbe diminuito il suo reddito imponibile per oltre 400 mila euro. Tutti espedienti messi in atto per evadere le imposte dirette e l’Iva dovuta allo Stato. La società intestata alla 43enne, secondo gli accertamen­ti, non ha mai presentato le dichiarazi­oni fiscali, e sarebbe stata utilizzata come cartiera. La terza ditta individual­e, sempre legata al 54enne, avrebbe invece usato le fatture false per 230 mila euro. La richiesta di sequestro preventivo finalizzat­o alla confisca era stata respinta in prima battuta dal gip. Il Riesame ha poi dato ragione al pm e disposto i sigilli sulle quote societarie e su 15 immobili, 14 nel patrimonio dell’immobiliar­e.

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