Corsarola, nuova ordinanza Senso unico solo col pienone
Città Alta, nuova ordinanza: orari più estesi sabato e domenica, ma limitazioni non più automatiche
Cambia il senso unico pedonale sulla Corsarola, istituito un paio di settimane fa dal Comune di Bergamo per evitare assembramenti durante il weekend. Non entrerà più in vigore in modo automatico, il sabato e la domenica. Verrà invece attivato soltanto se via Colleoni, in Città Alta, si riempirà di gente. Sarà la polizia locale ad attivarlo in caso di necessità in diverse fasce orarie: nei prefestivi dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 23, e nei festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Così l’orario del senso unico pedonale si allunga (la scorsa settimana non era previsto al mattino), ma scatterà solo se la Corsarola si riempirà di gente. La decisione è stata presa ieri dall’amministrazione comunale, dopo un approfondimento fatto insieme alla polizia locale. La nuova ordinanza verrà firmata oggi e sarà in vigore da sabato.
Il senso unico pedonale varrà, come nelle scorse settimane, in via Colleoni da Colle Aperto fino a Piazza Vecchia, in direzione di via Gombito. E continueranno a essere esclusi dal provvedimento i residenti del centro storico.
L’idea di istituire questo provvedimento era nata in giunta per scongiurare assembramenti in una delle strade più frequentate a Bergamo nel weekend. Due domeniche fa, una fotografia che mostrava la folla lungo la Corsarola era diventata virale sul web e aveva fatto discutere sui social network tanti cittadini, non soltanto bergamaschi. Così l’amministrazione aveva deciso di intervenire subito per scongiurare altri assembramenti. Ma negli ultimi due fine settimana non c’è stata folla lungo la Corsarola, forse anche per via del tempo un po’ incerto.
C’erano invece state le proteste di alcuni commercianti di Città Alta: secondo loro, il senso unico pedonale scoraggia i cittadini a percorrere via Colleoni. Dopo il primo settimana con questo provvedimento, avevano chiesto al Comune di ridurre gli orari e la giunta aveva accolto la loro richiesta. Altri avevano puntato il dito contro quella fotografia virale che aveva mostrato Città Alta come un luogo insicuro, dove le distanze non vengono rispettare. «Non è così», avevano detto i commercianti delle botteghe di Bergamo Alta.