Corriere della Sera (Bergamo)

Nembro, danni alla scuola A Scanzo vigneti rovinati

- Desirée Spreafico

I pannelli del controsoff­itto sono piombati sui banchi, sono in frantumi sui pavimenti di diverse aule e dei corridoi dove ci sono ancora le sacche lasciate dai bambini prima del lockdown: la scuola primaria di Nembro è inagibile. Il sindaco, Claudio Cancelli, parla di «montagne di ghiaccio alte due metri» e di volontari rimasti fino alle 2 del mattino a spalare la grandine. Si contano i danni della tempesta che si è abbattuta sulla Bergamasca martedì, imperversa­ndo soprattutt­o sulla Val Seriana.

La pioggia e il ghiaccio hanno iniziato a scendere verso le 16 a Cerete. «È stata una perturbazi­one violenta — raclata conta la prima cittadina Cinzia Locatelli —, ma non abbiamo avuto conseguenz­e devastanti». Nessun blocco alla circolazio­ne e nessun allagament­o. La grandinata poi si è spostata verso il fondo valle, causando uno smottament­o lungo la strada fra Gandino e Leffe: «Il tratto è stato messo in sicurezza dagli operai in poche ore», dice il sindaco di Gandino, Elio Castelli.

La tempesta, un paio d’ore più tardi, si è sfogata su Nembro e Alzano. Il sindaco Cancelli elenca i danni a cui far fronte: «Diverse abitazioni private sono state allagate e dobbiamo intervenir­e sugli edifici pubblici, il pavimento della biblioteca e dell’asilo sono coperti d’acqua, è entrata anche nelle palestre, dovremo sistemare il parquet che si gonfierà e si solleverà». Il danno maggiore riguarda la scuola elementare in centro al paese: «L’acqua si è accumu

❞ La scuola è inagibile, l’acqua si è accumulata e ha sfondato i controsoff­itti. Dobbiamo valutare se rifare il tetto Claudio Cancelli Sindaco

e ha sfondato i contro soffitti — spiega il primo cittadino —, ho dichiarato l’inagibilit­à, sarà una sistemazio­ne onerosa». Una somma difficile da stimare al momento: «Dobbiamo capire se mettere mano al tetto e rifarlo completame­nte o concentrar­ci solo sui controsoff­itti», continua. Sul gruppo Facebook del paese arrivano i ringraziam­enti ai volontari che hanno ammucchiat­o la grandine, liberando le strade. «Eravamo in tantissimi, Nembro si conferma un comune unito e solidale — prosegue il sindaco —, la protezione civile, diversi volontari e molti cittadini sono subito scesi in strada, c’erano extracomun­itari e persone che abitano in altri quartieri, è intervenut­a anche l’impresa Bergamelli con le ruspe e i mezzi per spostare le montagne di ghiaccio». Ieri mattina la situazione sulle strade era tornata quasi alla normalità: sgombro il sottopassa­ggio di via Locatelli dove diverse auto erano rimaste incagliate, libera anche via Garibaldi, in centro.

La grandine è caduta anche su Alzano. «Abbiamo avuto un accumulo importante in via Cavour che ha interrotto la circolazio­ne e infiltrazi­oni — spiega il sindaco Camillo Bertocchi — in alcuni edifici pubblici come l’asilo nido e il centro anziani. E stiamo ancora verificand­o le coperture e gli impianti fotovoltai­ci».

C’è anche un primo bilancio di Coldiretti Bergamo che parla di prati e pascoli triturati, frutta distrutta e vigneti rovinati. I chicchi di grandine, grossi come noci, hanno compromess­o la fienagione della Valle Seriana. Il maltempo non ha risparmiat­o la Valle Imagna: a Sant’Omobono Terme, il 90% della produzione del frutteto dell’azienda agricola Sant’Anna è compromess­a. «Un disastro — dice il titolare Matteo Locatelli — in 15 minuti il raccolto di pesche, albicocche, pere e soprattutt­o di ciliegie sono andati persi. Devo cercare di salvare quello che si può facendo succhi, confetture, frutta candita e mostarda. Voglio provare a fare la frutta denocciola­ta da essiccare». A Rota Imagna, l’azienda Giovanni Locatelli registra danni al 80% sulle orticole, al frutteto e la vigna. Anche i vigneti di Scanzorosc­iate sono stati intaccati dalla grandine, si stima che il 30% sia stato danneggiat­o.

L’allarme di Coldiretti «Prati e pascoli triturati, dopo il maltempo, frutta andata distrutta e i vigneti rovinati»

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