Cinema ed eventi in sella alla bicicletta «Il mio Bike-In»
L’idea green del direttore del Live Club di Trezzo: «Così rispettiamo le norme e il pianeta malato»
Concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche, da vedere in piedi o seduti, in trecento o in mille persone. Nell’estate delle restrizioni, pare un sogno. Invece è già realtà. Con una particolarità che entusiasma gli appassionati, gli addetti ai lavori, i media nazionali ed europei: all’evento si arriva in bicicletta. Il format, essendo una rivisitazione del drive-in, si chiama Bike-In. E nasce dalla collaborazione fra Fresh Agency, Live Club e Shining Production, tre storiche realtà del mondo dello spettacolo, molto attive anche in Bergamasca.
«L’intuizione si è fatta largo in me ad aprile — rivela Fulvio De Rosa, 45enne, milanese d’origine ma residente a Crespi d’Adda —. Dal 23 febbraio il Live Club (di cui è direttore dal 1999, ndr) è chiuso. Gli eventi estivi, organizzati da Shining, sono stati annullati. In preda allo smarrimento, ho iniziato a pensare al drive-in. Inizialmente mi faceva sorridere. Poi ho realizzato che, in un momento in cui il pianeta lancia un grido d’allarme, sarebbe stato assurdo investire nuovamente nell’auto». Da lì l’idea di presentare a istituzioni, associazioni ma anche privati e artisti un nuovo format. Una formula postlockdown per organizzare gli eventi che tenesse conto delle nuove normative, ma soprattutto che potesse essere «uno stimolo per immaginare un modo diverso di muoversi, di vivere il tempo libero e i grandi show». L’obiettivo è nobile, ma nel concreto come si sviluppa? «Si tratta di concepire, in un’area verde o aperta e ben collegata con circuiti ciclopedonali, un’arena per accogliere dalle 200-300 fino alle 1000 persone». L’accesso avviene con biglietti digitali, cibo e bevande si acquistano con un’app. All’interno sono previsti un palco, corridoi e file parallele per garantire il distanziamento sociale, piazzole (dotate di rastrelliere per le bici), dalle quali assistere allo spettacolo, soli, in coppia o in famiglia, seduti o in piedi («Una particolarità — commenta De Rosa : che ci rende unici in Italia»). «L’allestimento è dinamico, può essere stagionale — aggiunge l’ideatore — e può ospitare appuntamenti diversi», dai concerti alle lezioni di yoga, dalle rappresentazioni alle cerimonie civili. Mantova ha già colto l’input: «Coinvolgendo diverse realtà, sta per lanciare un calendario con una cinquantina di serate, fra luglio e settembre». A Bergamo, per ora, tutto tace («Anche se — ammette — ho presentato l’idea a dei conoscenti»), ma il team di Bike-In «sta dialogando per due progetti privati a Milano e a Parma». All’estero il format attira l’attenzione: «Hanno scritto dalla Romania e dalla Francia — conclude —. Mi ha contattato il responsabile degli eventi di Leicester e la Svizzera sta pensando a un evento per Lugano».
Successo
«A Mantova stanno organizzando 50 serate, contatti anche dall’estero»