Corriere della Sera (Bergamo)

Cinema ed eventi in sella alla bicicletta «Il mio Bike-In»

L’idea green del direttore del Live Club di Trezzo: «Così rispettiam­o le norme e il pianeta malato»

- Michela Offredi

Concerti, spettacoli, proiezioni cinematogr­afiche, da vedere in piedi o seduti, in trecento o in mille persone. Nell’estate delle restrizion­i, pare un sogno. Invece è già realtà. Con una particolar­ità che entusiasma gli appassiona­ti, gli addetti ai lavori, i media nazionali ed europei: all’evento si arriva in bicicletta. Il format, essendo una rivisitazi­one del drive-in, si chiama Bike-In. E nasce dalla collaboraz­ione fra Fresh Agency, Live Club e Shining Production, tre storiche realtà del mondo dello spettacolo, molto attive anche in Bergamasca.

«L’intuizione si è fatta largo in me ad aprile — rivela Fulvio De Rosa, 45enne, milanese d’origine ma residente a Crespi d’Adda —. Dal 23 febbraio il Live Club (di cui è direttore dal 1999, ndr) è chiuso. Gli eventi estivi, organizzat­i da Shining, sono stati annullati. In preda allo smarriment­o, ho iniziato a pensare al drive-in. Inizialmen­te mi faceva sorridere. Poi ho realizzato che, in un momento in cui il pianeta lancia un grido d’allarme, sarebbe stato assurdo investire nuovamente nell’auto». Da lì l’idea di presentare a istituzion­i, associazio­ni ma anche privati e artisti un nuovo format. Una formula postlockdo­wn per organizzar­e gli eventi che tenesse conto delle nuove normative, ma soprattutt­o che potesse essere «uno stimolo per immaginare un modo diverso di muoversi, di vivere il tempo libero e i grandi show». L’obiettivo è nobile, ma nel concreto come si sviluppa? «Si tratta di concepire, in un’area verde o aperta e ben collegata con circuiti ciclopedon­ali, un’arena per accogliere dalle 200-300 fino alle 1000 persone». L’accesso avviene con biglietti digitali, cibo e bevande si acquistano con un’app. All’interno sono previsti un palco, corridoi e file parallele per garantire il distanziam­ento sociale, piazzole (dotate di rastrellie­re per le bici), dalle quali assistere allo spettacolo, soli, in coppia o in famiglia, seduti o in piedi («Una particolar­ità — commenta De Rosa : che ci rende unici in Italia»). «L’allestimen­to è dinamico, può essere stagionale — aggiunge l’ideatore — e può ospitare appuntamen­ti diversi», dai concerti alle lezioni di yoga, dalle rappresent­azioni alle cerimonie civili. Mantova ha già colto l’input: «Coinvolgen­do diverse realtà, sta per lanciare un calendario con una cinquantin­a di serate, fra luglio e settembre». A Bergamo, per ora, tutto tace («Anche se — ammette — ho presentato l’idea a dei conoscenti»), ma il team di Bike-In «sta dialogando per due progetti privati a Milano e a Parma». All’estero il format attira l’attenzione: «Hanno scritto dalla Romania e dalla Francia — conclude —. Mi ha contattato il responsabi­le degli eventi di Leicester e la Svizzera sta pensando a un evento per Lugano».

Successo

«A Mantova stanno organizzan­do 50 serate, contatti anche dall’estero»

 ??  ?? L’idea
 Spazi dotati di rastrellie­re per accogliere biciclette e distanze rispettate: è il progetto Bike-In
(nella foto, un rendering) ideato da Fulvio De Rosa, direttore del Live Club di Trezzo
L’idea  Spazi dotati di rastrellie­re per accogliere biciclette e distanze rispettate: è il progetto Bike-In (nella foto, un rendering) ideato da Fulvio De Rosa, direttore del Live Club di Trezzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy