VIA AI CENTRI (CON SCONTI) PER BIMBI
Proposte da 110 gestori: da lunedì 22 giugno aprono strutture educative, per la fascia dai 3 ai 17 anni
Lunedì 22 giugno inizierà la maggior parte dei centri ricreativi estivi in città per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni. Cinque le proposte, tra cui attività ludiche, ricreative ed educative organizzate da vari soggetti della città, dalle associazioni sportive a quelle culturali (nell’elenco ci sono anche la Gamec e l’Accademia Carrara). Alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune hanno partecipato circa 110 soggetti. Tutti i 23 quartieri della città sono coperti. Il Comune — che stanzia 250 mila euro per questo progetto — darà ai gestori un contributo per ogni bambino o ragazzo in base all’età. E all’atto dell’iscrizione, alle famiglie verrà scontata la quota. Il Comune metterà a disposizione aree e edifici e anche mascherine e gel igienizzanti per tutti i bambini e ragazzi. I dispositivi di protezione per gli operatori verranno invece comprati dai gestori che ora devono compilare la domanda di avvio delle attività. Si può iniziare un’attività fino alla fine di agosto. E ieri al Csc di via Borgo Palazzo, tanti bambini e adulti hanno portato disegni da appendere sulle serrande chiuse da tanti mesi, per l’emergenza Covid-19. Tra i molti disegni, anche uno di Bruno Bozzetto (a fianco), un omaggio dell’artista al Centro socio culturale di Borgo Palazzo.
Le incognite sono ancora molte e dovranno essere chiarite nei prossimi giorni. Ma c’è anche una certezza: lunedì 22 giugno inizierà la maggior parte dei centri ricreativi estivi in città per bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni. Un progetto previsto nel documento di strategia e rilancio di Bergamo dopo l’emergenza coronavirus.
Le tipologie di proposte disponibili sono cinque, di cui tre gestite direttamente da Palazzo Frizzoni. La prima: centri estivi per bambini di tre anni (come prevedono le normative, salvo modifiche) iscritti ai nidi comunali nell’anno scolastico 2019/20. Poi, le ludoteche, che organizzeranno iniziative all’aperto nei parchi in cui sono inserite. Terza proposta per i ragazzi negli spazi giovanili di quartiere. Quarta, interventi di inclusione dei minori con disabilità o con situazioni di fragilità: in questo caso verranno proposti progetti personalizzati, in accordo con le famiglie. «L’isolamento imposto dall’emergenza Covid-19 — dice l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina — ha determinato conseguenze ancora più gravose per coloro che vivono situazioni di particolare difficoltà. Ad oggi sono 300 le famiglie con bambini e ragazzi con disabilità, a cui si aggiungono quelli con fragilità sociale, che hanno chiesto di partecipazione ai progetti integrati previsti per i prossimi mesi che prevedono non solo i centri estivi, ma interventi personalizzati e, se necessario, anche domiciliari». L’ultima proposta prevede attività ludiche, ricreative ed educative organizzate da vari soggetti della città, dalle associazioni sportive a quelle culturali (nell’elenco ci sono anche la Gamec e l’Accademia Carrara). Alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune hanno partecipato circa 110 soggetti, dalle società sportive alle parrocchie, dalle organizzazioni del terzo settore agli enti che si occupano di attività educative. Tutti i 23 quartieri della città sono coperti.
«La costruzione di un sistema di attività estive per chi ha dai 3 ai 17 anni — dice l’assessore all’Istruzione, Loredana Poli — prevede la definizione di un Patto educativo di territorio in grado di definire una cornice etico-pedagogica dentro cui collocare strumenti operativi che promuovano la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione di attività educative, ricreative, sportive, culturali per bambini e ragazzi».
È previsto l’arrivo di fondi statali ai Comuni per le attivisociale.
tà estive, in totale 135 milioni più altri 15 milioni per il contrasto alla povertà educativa. Ma non è ancora chiaro come verranno ripartiti. Palazzo Frizzoni ha deciso di stanziare 250 mila euro per questo progetto più altri 150 mila per il Il Comune darà ai gestori un contributo per ogni bambino o ragazzo in base all’età: 45 euro a minore a settimana trai 3 e i 5 anni ,35 euro perla fascia tra i 6 e gli 11 anni, 25 euro trai 12 e i 17 anni. Sono importi applicati per tariffe di frequenza settimanale a tempo pieno a persona maggiori di 60 euro e minori o uguali a 250 euro (in caso di part time, il contributo verrà dimezzato). «Noi daremo il contributo al gestore — spiega l’assessore Poli —, che all’atto dell’iscrizione sconterà la quota alla famiglia, che subito paga di meno. A consuntivo lo erogheremo al gestore». Il contributo è previsto per i bambini residenti a Bergamo con attestazione Isee non superiore a 25 mila euro e che non usufruiscano della misura Bonus Babysitter per il pagamento dell’attività estiva.
Il Comune metterà a disposizione aree e edifici e anche mascherine e gel igienizzanti per tutti i bambini e ragazzi. I dispositivi di protezione per gli operatori verranno invece comprati dai gestori che ora devono compilare la domanda di avvio delle attività. Si può iniziare un’attività fino alla fine di agosto.