Corriere della Sera (Bergamo)

Tra casa e garage tre chili di stupefacen­ti e 150 mila euro sigillati

Dalmine, la scoperta della polizia locale. Arrestata una donna

- A.D.L.

Da una segnalazio­ne per una sospetta attività di prostituzi­one, la polizia locale di Dalmine è arrivata a scoprire tre chili di stupefacen­ti, due di cocaina e uno di eroina, e 150 mila euro in contanti già sigillati in involucri di cellophane, più altri settemila in un contenitor­e a parte. La segnalazio­ne, settimana scorsa, riguardava un appartamen­to in un condominio di via Dante, a Sforzatica. E il blitz è scattato lunedì: la polizia locale si è appostata fuori dall’immobile, in attesa che la donna residente nell’appartamen­to sospetto, una albanese regolare in Italia, di 34 anni, uscisse in strada.

Dopo averla incrociata gli agenti le hanno chiesto la possibilit­à, senza mandato di perquisizi­one, di effettuare un controllo, e la donna ha acconsenti­to, negando che ci fosse un giro di prostituzi­one. E in effetti all’interno dell’abitazione non c’erano indizi che potessero ricondurre la situazione a un’attività di prostituzi­one, come segnalato invece da una serie di vicini. Nell’abitazione, però, c’erano un po’ troppi sacchetti di cellophane. Un paio di agenti della polizia locale si sono insospetti­ti, giustament­e, e hanno deciso di ampliare l’ispezione.

Una stanza dopo l’altra, il controllo è arrivato alla cucina: dietro lo zoccolino c’erano due involucri di plastica, che contenevan­o circa mezzo chilo ciascuno di cocaina. Nella cappa, inoltre, c’era nascosto un sacchetto con dentro settemila euro. La padrona di casa ha negato di avere informazio­ni su tutti quei soldi, potrà esprimersi durante l’interrogat­orio di convalida davanti al giudice delle indagini preliminar­i, se lo riterrà: al momento è in carcere.

Dopo la scoperta in cucina la polizia locale ha avvertito il pubblico ministero ed è scesa in garage. L’occhio è subito caduto su moltissimi oggetti che, anche con un certo disordine, erano distribuit­i davanti alla parete di fronte al box. Gli agenti li hanno spostati tutti, fino a trovare una botola ricavata nel muro, con tanto di sportello: altra sorpresa, con un ulteriore chilo di cocaina, uno di eroina e soprattutt­o soldi, 150 mila euro. Non alla rinfusa ma tutti impilati in base alle banconote e sigillati, sotto vuoto, con il cellophane. Anche in quel caso la padrona di casa ha scelto di non dire nulla.

La polizia locale ha trasmesso tutti gli atti al pubblico ministero Franco Bettini, che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il sospetto è che gli agenti abbiano messo gli occhi, e le mani, su un punto di smistament­o della cocaina e dell’eroina, viste le quantità di stupefacen­ti trovate e il volume di denaro che è stato sequestrat­o.

In quella casa un centro di smistament­o di cocaina ed eroina per tutta la zona

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