Biblioteche, libri in quarantena per sette giorni
L’obbligo di quarantena vige anche per i libri delle biblioteche: 7 giorni di isolamento in una stanza chiusa, dopo il prestito, 14 nel caso di scambio interbibliotecario per evitare la diffusione del coronavirus.
Dopo la Tiraboschi, il cui servizio è attivo dal 3 giugno, sono state riaperte anche le biblioteche di Colognola, Valtesse, l’Ambiveri e la Caversazzi. «Nei musei fatichiamo a rivedere i visitatori, nelle biblioteche i flussi di utenti sono intensi, ma le modalità di gestione più complesse», spiega in commissione l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti. Non è ancora chiaro come sanificare le postazioni pc, che rimangono inaccessibili, nel frattempo si punta all’acquisto di volumi in formato digitale e si sviluppa un’app ad hoc per prenotare l’accesso alle sale studio.
Il Comune dovrà rivedere la voce di spesa dedicata: «Ogni anno stanziamo 2,8 milioni per personale e servizio bibliotecario — spiega la Ghisalberti —. Una cifra ingente a cui si sommeranno i costi delle igienizzazioni e delle misure anti contagio. Servono due persone per struttura: una a misurare la temperatura, l’altra a fare lavoro di front office». Così la Gavazzeni in Città Alta non riaprirà per gli spazi ridotti, la biblioteca di Loreto è chiusa per ristrutturazioni, mentre la Caversazzi è aperta ma non di sera. La chiusura estiva della Tiraboschi è ridotta a una sola settimana a Ferragosto. La cultura continua a subire l’impatto del coronavirus: la prima internazionale di Tiziano e Caravaggio in Peterzano alla Carrara avrebbe dovuto fruttare 270 mila euro, ma il ricavo è azzerato. Persi i 350 mila euro di sbigliettamento annui di Bergamo nella Storia. «I danni calcolati ammontano a 1,8 milioni — dice la Ghisalberti — e dobbiamo arrivare a fine anno». La leva della ripartenza è la candidatura, condivisa con Brescia, a Capitale italiana della cultura 2023. Il bando è atteso per dicembre, ma l’assessore vuole organizzare un tavolo politico parallelo a quello di associazioni e istituzioni per elaborare le proposte. Dai consiglieri la disponibilità è massima.