Nasturzio, tra piatti contemporanei e gusto di Val Seriana
Èun paradosso, ma al giovane team che ha dato vita al Nasturzio, senza dubbio l’insegna più interessante aperta negli ultimi anni in Val Seriana, si potrebbe imputare un atteggiamento da «vecchi» ristoratori. Hanno infatti badato al sodo, si sono concentrati sulla qualità dei piatti serviti a prezzi competitivi — nonostante qualche ritocco verso l’alto difficile trovar di meglio con il menu degustazione di 5 portate a 45 euro —, sulla cura dell’accoglienza e dell’ambiente: minimalismo totale in una location storica (per dire, i fiori sono solo nel nome). Specchio dell’ideale condiviso da Cinzia Mismetti, Jonathan Signorelli, William Bertocchi, trio protagonista della gestione tutto impegnato dietro le quinte della cucina. Dopo gli studi all’Alberghiero di Nembro, hanno realizzato il sogno di mettersi in proprio nella loro valle, a cui dedicano espressamente un paio di piatti: gli eccellenti scarpinocc serviti nel mattarello apposita- mente intagliato; il «viaggio in Val Canale» tra uovo, paruk e formaggio rigorosamente di montagna. La vocazione è alla cucina contemporanea, senza vincoli territoriali o riferimenti classici. Barra a dritta sul gusto con sapori netti e riconoscibili, sempre. Nel menu attuale: ventresca di tonno, anguria e ketchup di rosa; bottoni di porri e patate, piovra arrostita; piccione, piselli, liquirizia e verbena; ciliegia, cioccolato bianco e fiori di sambuco. La selezione dei vini si è fatta nei tre anni dall’apertura più ricca e consapevole. Pranzo di lavoro super conveniente: due portate con coperto, dolcetto, e calice di vino compresi a 17 euro.