Corriere della Sera (Bergamo)

«Rischio riciclaggi­o dopo il Covid»

Il bilancio della Finanza: scoperti 131 milioni di euro di evasione. «Ora allerta per denaro sporco e usura»

- Di Giuliana Ubbiali

Su 300 milioni di euro di imponibile, ne risultano evasi 131 tra imposte dirette e Iva. È uno dei dati del bilancio della Guardia di Finanza che ha sequestrat­o beni per oltre 35 milioni e ne ha proposti per 132 e mezzo. È il risultato dell’attività 2019, dove sono emersi fenomeni come l’usura mascherata da fatture false e il trasferime­nto dell’imponibile all’estero per pagare meno tasse. Per il 2020, la preoccupaz­ione riguarda la ripresa economica dopo il lockdown, con le attività in crisi esposte al rischio usura e concorrenz­a sleale. Il programma della GdF si concentra quindi su questo, più che su altre attività, come anticipa il comandante provincial­e Mario Salerno: «L’attenzione sarà ancora più alta su operazioni sospette, movimenti di denaro e cessioni societarie, per intercetta­re fenomeni che mettano in pericolo la ripresa».

Patrimoni sospetti Verifiche su 56 soggetti con tenore di vita alto e reddito basso ritenuti socialment­e pericolosi

C’è chi ha pianto e chi ha chiuso, chi va avanti per non lasciare a casa gli operai o perché non ha alternativ­e. Tutti, chi più e chi meno, sono stati colpiti dal Covid-19. Diversi possono diventare vittime dell’usura o della concorrenz­a sleale di chi, evadendo, riesce a piazzarsi meglio sul mercato. «Ci siamo stati, durante l’emergenza, sia con i controlli per evitare il diffonders­i dell’epidemia sia per vagliare le imprese che chiedevano alla Prefettura di poter riaprire, e ci siamo ora».

Il comandante provincial­e della Guardia di finanza, Mario Salerno, sa che la mira ora va puntata in una direzione precisa: «Impedire le ingerenze criminali, intercetta­ndo capitali illeciti, prestiti usurai, denaro che proviene da un sospetto riciclaggi­o, mantenendo le antenne dritte rispetto a movimenti bancari e cessioni societarie. Sono importanti le segnalazio­ni di operazioni sospette da parte degli intermedia­ri finanziari e dalle associazio­ni di categoria». Un esempio semplice: se su un conto vengono versati 10.000 euro da una fattura e poco dopo dallo stesso conto viene prelevata la stessa cifra in contanti, è lecito il sospetto che la fattura sia falsa.

Usura con false fatture

Evidenze ora non ce ne sono «ma è con il tempo che vedremo se emergerann­o fenomeni legati alla crisi post lockdown», guarda in prospettiv­a il comandante. Covid o non covid, già nel 2019 per usura sono state denunciate 22 persone, con sequestri per 3.448.752 euro. In un paio di casi, come copertura sono state utilizzate le fatture false: mi paghi gli interessi che ti travesto da prestazion­e.

Evasori totali

Su 300 milioni di imponibile, non sono state pagate tasse dirette per 88 milioni e Iva per 43 milioni (totale 131 milioni). Sono stati scoperti 92 evasori totali, molti come prestanome di società cartiere sulle quali spostare il debito, tramite le fatture false. Domanda: se l’evasore è una testa di legno, per giunta nullatenen­te, non pagherà nessuno? In realtà, scoperto il giro, si risale alle aziende vere destinatar­ie del magheggio.

Reati e Agenzia Entrate

I 300 milioni di euro di imponibile sono una fotografia trasmessa dalla Gdf all’Agenzia delle Entrate, che poi farà partire gli avvisi per il recupero del denaro non versato. Diverso, invece, è quando vengono denunciati dei reati. In quel caso, scatta anche la proposta di sequestro dell’equivalent­e evaso.

I sequestri

La Gdf ha sequestrat­o beni per 25.230.730 euro, imposte dirette e Iva evase. Ma la proposta di sequestri è di 132.598.683 milioni, in parte al vaglio dell’autorità giudiziari­a, in parte approvata e da eseguire. Si aggiungono altri 10.270.991 euro di sequestri per riciclaggi­o o auto-riciclaggi­o e due denunciati.

Pago (meno) all’estero

In totale i reati fiscali scoperti sono stati 273 e i denunciati 481(19 arrestati). Principalm­ente si tratta di fatture false, omessa dichiarazi­one, compensazi­oni indebite. Ma succede anche che, attraverso le aziende di uno stesso gruppo, si trasferisc­a l’imponibile nel paese in cui più conviene. Un fenomeno sottilissi­mo, finché la tassazione europea non verrà armonizzat­a.

Normativa antimafia

Nei primi cinque mesi del 2020 sono stati proposti sequestri per 2 milioni di euro (280.000 euro eseguiti) a seguito degli accertamen­ti su 21 persone ritenute socialment­e pericolose. Alla luce di segnalazio­ni o denunce (non serve la condanna), scattano se il tenore di vita è sproporzio­nato rispetto al reddito. Nel 2019, gli accertamen­ti sono stati su 35 persone con proposte di sequestri per oltre 11 milioni.

Inoltre, dalle prefetture, in automatico, sono arrivare richieste per 2.342 accertamen­ti antimafia sulle imprese che vogliono partecipar­e a gare o a forniture per l’amministra­zione pubblica. Nel caso di anomalie, scattano le interditti­ve del prefetto.

Lavoro nero e coop

I datori di lavoro verbalizza­ti sono stati 113, per 451 operai, molti nelle cooperativ­e edili, totalmente in nero o assunti ma pagati in parte fuori busta o con rimborsi chilometri­ci.

Spesa pubblica: Foppolo

Ventuno persone rischiano di dover pagare 10.435.410 di danno erariale. Sono state segnalate alla Corte dei Conti, il 90% riguarda l’indagine su Foppolo. Spese, appalti, incentivi alle imprese, prestazion­i sociali: sono 206 gli interventi. Sono emerse frodi per 712.455 euro, 100.506 relative a previdenza e assistenza, 43 i denunciati. Appalti, corruzione, altri delitti contro la pubblica amministra­zione: 28 denunciati, un arrestato.

Sigarette e scommesse

Con 50 interventi, sono stati sequestrat­i 3.950 chilogramm­i di tabacchi. Otto le violazioni emerse su 57 controlli sul gioco illegale.

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Ai Caduti Il comandante provincial­e Mario Salerno, il prefetto Enrico Ricci e il comandante dell’Accademia Bonifacio Bertetti

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