Treviglio, il Comune recupera più di un milione
Grazie ai controlli, più di un milione solo nel 2019. Rifiuti, sconto per le aziende chiuse causa lockdown
Poco meno di 6 milioni di euro di tasse comunali recuperate dal 2014, di cui 1.120.939 solo nel 2019. È uno dei dati più significativi del rendiconto di bilancio di Treviglio, presentato ieri dal sindaco Juri Imeri e dall’assessore Sabrina Vailati (andrà in Consiglio comunale il 30 giugno). «Grazie alle scelte oculate — spiega Imeri — e alla capacità di gestire le risorse pur di fronte a un mantenimento sostanziale delle spese correnti, e una riduzione di quelle in conto capitale, il dinamismo della nostra città è sotto gli occhi di tutti». Se infatti tiene la spesa corrente a 22,9 milioni, gli investimenti diretti del Comune in opere calano: se nel 2015 avevano toccato gli 8 milioni, nel 2019 si fermano a 4,4. Treviglio però si mantiene più vivace nei confronti di realtà simili, come si evince dal panel predisposto dal dirigente del settore economico Enrico Pecoroni, superando in investimenti anche Crema, che conta però 4.500 abitanti in più. Accelera anche il ripianamento del disavanzo da 1,2 accertato nel 2014 e per il quale il comune ha già accantonato 517 mila euro contro i 210 mila che aveva programmato. Continua poi la lotta all’evasione di Ici, Imu, Tarsu, Tari e Tosap: nel 2014 ammontava a 588 mila euro all’anno, nel 2019 è arrivata a 1.120.939 euro.
«Confermiamo poi l’azzeramento degli anticipi di cassa — dice l’assessore Vailati — evitando quindi spese per interessi. Un risultato di efficienza che però abbiamo ottenuto mantenendo tempi brevi per i pagamenti ai fornitori, la media è di 22 giorni».
Treviglio è anche uno dei primi comuni bergamaschi ad approvare le nuove tariffe della tassa sui rifiuti, dopo che il calcolo è passato di competenza ad Arera, Autorità per la regolamentazione per l’energia, le reti e l’ambiente. «Un calcolo — chiarisce il sindaco — tutt’altro che semplice perché l’ente ha concesso un aumento dei costi storici (2018) dell’1,6% senza tener conto delle nuove utenze e dei maggiori servizi che nel frattempo abbiamo approntato. Gli uffici hanno fatto un gran lavoro per contenere gli aumenti sulle utenze domestiche che saranno di circa l’1%». Sul fronte Tari poi il Comune ha deciso di portare dal 25% al 50% lo sconto sulla parte variabile del tributo a imprese e attività che durante il lockdown sono rimaste chiuse per almeno 15 giorni. Un’operazione che costerà alle casse 270mila euro e sarà finanziata con le risorse girate dal governo al Comune. Risorse che la capogruppo del Pd Laura Rossoni ha quantificato in 3,5 milioni di euro e per le quali chiede, con una mozione, che una parte sia reinvestita sull’informatizzazione delle scuole.