Corriere della Sera (Bergamo)

Dagli errori di Muriel alle certezze Gosens e Gomez

Nella partita con la Lazio il tedesco ha raggiunto il record di gol di Conti Il capitano sempre decisivo L’unico a deludere è Muriel

- Magri

Ora sognare il terzo posto si può. E si deve. Soprattutt­o se l’Atalanta riuscirà a mantenere una condizione fisica come quella vista contro Sassuolo e Lazio. Sulla tenuta, oggettivam­ente, c’era qualche dubbio alla vigilia della sfida coi biancocele­sti. In primis, perché i nerazzurri avevano giocato una partita tre giorni prima. Quindi perché la squadra di Inzaghi era più fresca, essendo all’esordio assoluto di questo ritorno di campionato. E, fino a quando ha retto — suppergiù un tempo — ha messo in seria difficoltà i bergamasch­i. Che, però, sono usciti alla distanza. Con i soliti noti della stagione.

Gosens si sta confermand­o un giocatore di caratura internazio­nale e, con la capocciata vincente contro la Lazio, ha eguagliato il record di gol di un esterno di Gasperini: otto come, nella prima stagione, Andrea Conti. Menzione speciale per il Papu Gomez, che oramai non fa più notizia. Due sere fa ha giostrato da playmaker, quasi da quarterbac­k da football americano, perché tutte le azioni offensive cominciava­no dai suoi piedi. Incutendo un rispetto tale nei confronti degli avversari che spesso gli stavano a un metro e mezzo per paura di essere derisi da un tunnel o da uno scatto improvviso. Poi Malinovsky­i, mister 106 chilometri orari, cioè la velocità con la quale ha scagliato il pallone del pareggio in porta. La prestazion­e dell’ucraino è stata lo specchio di quella di squadra: inizio balbettant­e, fatto di palloni banali gettati al vento, e poi via via in crescendo. Infine il ritorno di Ilicic. Barba lunga e un paio di spunti. In attesa di recuperare completame­nte e di prenotare un posto da titolare, magari già con l’Udinese.

Non solo cose belle. C’è pure una partenza lenta, un po’ come si era vista con il Sassuolo. E che, contro i biancocele­sti, è costata due gol. La sensazione è che l’Atalanta impieghi un po’ troppo tempo a rompere il ghiaccio. Sensazione già vissuta anche a inizio stagione. Quindi, il capitolo Muriel. Entrato nella ripresa, con i difensori laziali che arrancavan­o, il colombiano avrebbe dovuto spaccare la partita. Invece ha sprecato due gol e, a un certo punto, è sembrato che fosse addirittur­a a corto di fiato. Serviranno anche le sue reti (e la sua voglia di giocare) per continuare a sognare.

Intanto c’è una realtà fotografat­a dai numeri. Come quelli legati ai gol. Sono 77, eguagliato il record dell’anno scorso. Ancora una rete e questa Atalanta avrà il miglior attacco della storia. Poi c’è la specializz­azione nelle rimonte: 22 punti sui 54 sono maturati in rimonta, vincendo 6 partite e pareggiand­one 4 dopo essere andati in svantaggio. E in ben tre occasioni è risalita da meno due reti; le altre volte con Fiorentina e Parma.

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Gli undici atalantini scesi in campo mercoledì sera contro la Lazio
Schierati Gli undici atalantini scesi in campo mercoledì sera contro la Lazio

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