Corriere della Sera (Bergamo)

Villa d’Almè - Ranica Sentiero da riscoprire

I progetti del Parco dei Colli: investimen­ti da 1,2 milioni in tre anni

- Di Silvia Seminati

Più spazi verdi Nei prossimi anni, il Parco rimuoverà un paio di aree attualment­e asfaltate

Un percorso di mezza costa, da Villa d’Almè a Ranica. La sistemazio­ne del Sentiero dei Vasi. E la connession­e tra l’interno e l’esterno delle Mura attraverso la cannoniera di San Giovanni. Il consiglio di gestione del Parco dei Colli ha approvato il bilancio consuntivo 2019 e quello preventivo 2020/22. Un documento, quest’ultimo, che prevede investimen­ti per 1,2 milioni. «Durante l’emergenza, il Parco non ha interrotto le sue attività. Sono stati garantiti — dice il presidente Oscar Locatelli — i servizi essenziali, come la tutela ambientale e le attività antincendi­o».

Tra i progetti del Parco per i prossimi anni, uno riguarda il tracciato di 26 chilometri tra Villa d’Almè e Ranica: esiste già, ma non è completo. «L’idea — spiega Angelo Colleoni, vicepresid­ente del Parco dei Colli — è realizzare le parti mancanti per collegare tutti i principali nuclei storici del versante Sud del Canto Alto, luoghi depositari di interessan­ti presenze storico-architetto­niche e caratteriz­zati da vedute paesaggist­iche di notevole valore su tutto il territorio del Parco». L’ente del Parco vorrebbe coinvolger­e nel progetto i Comuni attraversa­ti dal tracciato. «Ognuno — spiega Colleoni — potrebbe predisporr­e il progetto restri lativo al percorso sul suo territorio e accedere ai fondi del Gal (la società costituita dal Parco dei Colli, Confagrico­ltura, Coldiretti e Banca di credito cooperativ­o Bergamo e Valli, ndr)». Anche il Parco vorrebbe intervenir­e con finanziame­nti specifici.

Per il recupero dell’antico tracciato dei Vasi, danneggiat­o da frane e pieno di buche, il Parco ha preparato un progetto di riqualific­azione idrogeolog­ica e partecipat­o a un bando regionale per avere un contributo di 160 mila euro. «Se vinciamo — dice Colleoni —, potremo metterlo del tutto in sicurezza, altrimenti investirem­o 25 mila euro noper sistemare le cose più urgenti». Per la riparazion­e delle parti edili maggiormen­te ammalorate dell’antico acquedotto di origine romana, è stato chiesto un finanziame­nto di 40 mila euro tramite un altro bando regionale.

Si lavora poi alla connession­e tra l’interno e l’esterno delle Mura. «Ora — spiega Colleoni — la cannoniera di

San Giovanni è strutturat­a con un’apertura a cielo aperto, ma i visitatori alla fine del percorso si trovano davanti una grata localizzat­a nella sortita del baluardo. L’ ipotesi è aprire questa grata e connettere l’interno con l’esterno della cannoniera attraverso via Tre Armi. Abbiamo ottenuto un lascito da parte della proprietà di queste aree che ci cederà circa 150 metri quadri in una fascia di circa 3 metri e mezzo lungo la cannoniera: potremo così aprire questo percorso. È la prima connession­e che aprirà le Mura attraverso una cannoniera».

Nei prossimi anni, il Parco rimuoverà un paio di aree asfaltate sostituend­ole con aree verdi. Nei mesi scorsi, ha invece stipulato 4 convenzion­i con diversi Plis: Monte Bastia e del Roccolo, Basso Corso del Fiume Brembo, NaturalSer­io, Monte Canto e Bedesco. C’è una quinta convenzion­e, con il monumento naturale «Valle del Brunone». «Così — dice Leyla Ciagà, consiglier­e del Parco — una parte del territorio di 20 Comuni, circa 5.600 ettari, entra nell’orbita del Parco dei Colli che eserciterà funzioni di tipo amministra­tivo, operativo e gestionale in accordo con i Comuni coinvolti».

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Il verde Il Parco dei Colli si estende su un’area di circa 4.700 ettari

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