Addio Pelis, una vita per il Conservatorio
La notizia di essere affetto da un tumore la diede lui stesso, al termine di una conferenza stampa indetta dal conservatorio cittadino. Era la sua «seconda casa», per la quale si è battuto sino alla fine per il processo di statizzazione, avviato. Ieri è mancato il professor Claudio Pelis ( foto), presidente dell’Istituto musicale Donizetti. Classe 1947, spese la vita tra insegnamento e impegno culturale, sociale e politico, con diversi incarichi: da membro del Cda della Mia ad assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, sino a quelli ministeriali. Da ultimo era stato presidente dell’Assemblea dei Presidenti degli Issm non statali, che lo designarono loro rappresentante nelle trattative con il governo e il parlamento per l’iter legislativo per la statizzazione. Un curriculum poliedrico quello del professor Pelis, di cui sono note l’ironia e l’oratoria, figlie della scuola politica della Democrazia Cristiana, per cui militava. Oltre all’impegno politico, una sua grande passione era la musica, tanto che se c’era un pianoforte non perdeva l’occasione di esibirsi. I funerali si terranno domani alle 11 ad Aviatico, dove «avrebbe voluto essere sepolto. E così faremo – racconta il figlio Ludovico, ricordando il padre -. Mi ha trasmesso l’amore per molte cose, dalla scienza alla musica, dalla filosofia all’astronomia. Era capace di entusiasmare e mettere d’accordo tutti. Era un fanatico dell’Atalanta, un ottimista e un appassionato per i valori della vita».