Elio per la lirica: «Non così diversa dalle Storie Tese»
Elio online con Micheli, Rocco Tanica e Melozzi. Al lavoro su Donizetti
Un assaggio di simpatica follia e l’invito a venire a vedere la squadra di musicisti non convenzionali al lavoro durante le prove. Francesco Micheli ha condotto, ieri, a «FTD Offstage — Dialoghi in streaming», in diretta su Facebook e YouTube, la chiacchierata non convenzionale con Elio, Rocco Tanica e Enrico Melozzi, i tre compositori da lui chiamati a completare «Le nozze in villa», nell’ambito del ciclo #Donizetti200 che comporta la messa in scena di un’opera che compie due secoli: la si vedrà il 22 e 29 novembre
Il progetto Il trio chiamato da Micheli a completare «Le nozze in villa», dramma incompleto
e il 5 dicembre al Teatro Sociale, nel corso del prossimo festival Donizetti Opera.
Il dramma buffo è conosciuto grazie a un’unica partitura superstite, non autografa e purtroppo incompleta. Manca un quintetto nel secondo atto. E, come da prassi nella lirica, è stato commissionato a musicisti contemporanei di scrivere la parte mancante. I tre artisti si cimenteranno con l’opera, rappresentata dal Novecento in poi. Elio si è presentato al pubblico dei social in veste di «compositore buono per ogni tempo», precisando che «Micheli l’ha incaricato di una vera sfida, se l’aria verrà bene il merito sarà nostro, se male la colpa sarà sua». Rocco Tanica, componente delle Storie Tese, ha ammesso di «comporre musica sulla traccia segnata da Donizetti», mentre Melozzi si è posto «come compositore e fan di Elio e Le Storie Tese, miei maestri al pari di Mozart, Bach o Bacalov, che ho ascoltati tantissimo, mi sono formato con loro e i grandi classici». Il violoncellista e direttore d’orchestra è un veterano di Sanremo, dove l’anno scorso ha diretto i Pinguini Tattici Nucleari.
Proprio il palco dell’Ariston e quello della lirica non potevano essere mondi più lontani. «Le Storie Tese e la lirica non sono diversi, io e Rocco abbiamo trascorsi classici, anche se sembra improbabile, siamo nella condizione di fare qualcosa di bellissimo e indimenticabile», commenta Elio, autore insieme a Micheli del libro «L’opera è polvere da sparo» , dedicato ai più celebri geni del bel canto italiani (insieme sono stati protagonisti di uno show alla Donizetti Night 20179. «Le nozze in villa» appaiono come la partitura perfetta per il trio: al centro una coppia di giovani innamorati alle prese con il padre di lei un po’ burbero, e un promesso sposo non meno ridicolo. La comicità è smaccata e sopra le righe.
«È un ambiente adatto a noi, con personaggi sufficientemente stupidi da far sorridere», spiega Elio. «Ho accettato solo perché uno dei protagonisti si chiama Trifoglio e ha diritto a una cura particolare», dice Tanica. Micheli ha ripercorso le passioni dei tre artisti con uno sguardo verso i palcoscenici che hanno calcato, parlando di ispirazione. «L’urgenza è una buona consigliera, Rossini sosteneva che l’ouverture andasse scritta il giorno prima. Quando mi affidavano una composizione, ero solito chiamare il committente avvisandolo che avevo scritto una bomba e di venire il giorno dopo ad ascoltarla - sorride Rocco — così ero costretto a mettermi sotto, poi ne canticchiavo un pezzo, ha sempre funzionato. Fate come Mozart, Rossini e Tanica». «Tranquilli, lo stiamo facendo anche per Bergamo, sarà una bomba», rassicura Melozzi.
Il personaggio Enrico Melozzi è violoncellista e direttore di Orchestra, veterano a Sanremo