Calusco, due ponti al posto del San Michele «Ma sbocco compatibile con la variante»
Sono tre le ipotesi fra cui scegliere il tracciato dei nuovi ponti fra Calusco d’Adda e Paderno: Rete ferroviaria convoca la Soprintendenza, il Ministero, Regione Lombardia, il Parco Adda nord, la Provincia di Bergamo e quella di Lecco, e i comuni interessati. Un incontro online, in videoconferenza martedì 30 giugno alle 10, per definire la soluzione migliore.
«Abbiamo studiato i progetti — dice l’assessore alla viabilità di Calusco d’Adda, Massimo Cocchi —, cambiano i punti di sbocco, ma tutti prevedono la costruzione di due ponti distinti». Uno da adibire alla circolazione ferroviaria, l’altro al traffico automobilistico. I tracciati, pensati dai tecnici di Rfi, restano riservati al tavolo di lavoro: «Sono molto vicini all’attuale ponte San Michele — spiega l’assessore —. Al Comune di Calusco andrà bene qualsiasi proposta, purché lo sbocco del ponte sia compatibile con la nuova variante sud».
Un’altra opera che l’Isola bergamasca attende da decenni, con le trattative con Italcementi durate più di 20 anni. «L’azienda verserà 2,7 milioni di euro — precisa Cocchi — finanziando metà del secondo lotto della tangenziale, per i restanti 2,3 milioni faremo un mutuo. Il progetto è rimasto un’utopia per moltissimo tempo, vogliamo sia compatibile con i nuovi ponti per evitare gli ingorghi in paese». Ieri sera è stata organizzata una riunione fra il comune di Calusco e quello di Paderno: «Per analizzare insieme le proposte di Rfi — spiega ancora l’assessore —. I paesi dell’Isola condividono la costruzione dei nuovi tracciati, è il momento favorevole per concretizzare il progetto».
I nuovi ponti sostituiranno il San Michele che, nel frattempo, si appresta a riaprire completamente. I lavori di riqualificazione sono continuati anche durante il lockdown per garantire la riapertura alla circolazione ferroviaria a settembre.
In questi giorni gli operai stanno sigillando gli interstizi sulla campata 6. E mentre sulle piste manutentive è in corso la procedura per la bonifica degli ordini bellici, sul lato Calusco si posano i rinforzi dei diaframmi dell’arco del ponte.
Resta il nodo del semaforo rosso per le auto al passaggio dei treni: «Rfi non ha ancora risposto alle nostre domande — conclude Cocchi —, ma speriamo non venga imposto quest’obbligo».