Corriere della Sera (Bergamo)

Tutte le meraviglie del verde

Nel weekend le «Giornate Fai all’aperto» dedicate alla botanica Da Villa Panza al Collegio delle Fanciulle: parchi, orti e alberi da scoprire

- Silvia Icardi

Sapersi adattare alle novità, essere flessibili per non farsi schiacciar­e dagli imprevisti, cavalcare le opportunit­à che ogni cambiament­o porta con sé. Sono questi alcuni insegnamen­ti che ci hanno impartito questi mesi di pandemia. Il Fondo Ambiente Italiano dimostra di averli fatti suoi raccoglien­do la sfida e organizzan­do le «Giornate Fai all’aperto». Annullate a per il virus le Giornate di Primavera, ecco il risarcimen­to: un’edizione tutta dedicata al patrimonio «verde» tra parchi, giardini botanici, orti, alberi millenari, boschi e foreste.

Dopo la grande batosta del Covid — dichiara il presidente Andrea Carandini — il Fai ha già rialzato un ginocchio e ora è pronto a ripartire». Anche grazie alla spinta organizzat­iva degli infaticabi­li volontari, sabato e domenica saranno visitabili ben 200 luoghi all’aperto. «È un’opportunit­à unica per iniziare a conoscere ciò che solitament­e guardiamo in maniera distratta — continua Carandini —. Esistono 3 mila miliardi di alberi sulla Terra ma cosa ne sappiamo? Poco. Con questo virus il mondo naturale si è vendicato della tracotanza dell’uomo. È arrivato il momento di dedicare cura e attenzione alle piante, solo imparando a conoscerle possiamo salvaguard­arle». E Marco Magnifico, vice presidente Fai, aggiunge: «Non ci siamo mai occupati di botanica. Questo nuovo percorso di conoscenza lo dobbiamo al Covid. L’ignodel ranza sul tema verde è un male diffuso. Per esempio, pur passandoci davanti tutti i giorni, i milanesi si sono interessat­i alla quercia secolare in piazza XXIV Maggio solo dopo che l’artista Maurizio Cattelan vi ha appeso i celebri manichini. Perché?».

Il ricongiung­imento tra uomo e natura deve essere non solo auspicato ma perseguito con tenacia. Una sintonia rappresent­ata nell’opera di land art di Michelange­lo Pistoletto «Il Terzo Paradiso» ad Assisi (uno dei beni del Fai aperti nel weekend).

Ma quali luoghi si potranno visitare a Milano? Troppi per essere citati tutti (sul sito www.giornatefa­i.it l’elenco completo). Tra gli altri: il Villaggio operaio Pirelli, un sobborgo di 26 villette costruite nel 1920-1923 per i lavoratori della fabbrica omonima, il Giardino dell’Arcadia dove si riunivano poeti e intellettu­ali dal 1704, vicino a Crocetta, gli aristocrat­ici giardini del Regio Collegio delle fanciulle, il Giardino di Villa Litta ad Affori e — tra i beni di proprietà

Fai — Palazzina Appiani e Villa Necchi Campiglio.

Per chi avesse voglia di fare una gita fuori porta non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tra le location lombarde più spettacola­ri: Villa del Balbianell­o sul lago di Como con le sue ardite potature di alberi e siepi, Villa Panza a Varese dove il verde è «costruito» come fosse un’architettu­ra e, per chiudere in bellezza, il parco di 4 ettari del seicentesc­o Palazzo Moroni a Bergamo Alta, un’apertura anticipata straordina­ria che il Fai ha desiderato con forza per rendere omaggio alla città d’Italia più martoriata dalla pandemia.

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Geometrie Qui sopra, Villa Panza a Varese con le sue architettu­re vegetali. Sotto, i Giardini di Palazzo Moroni,a Bergamo
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