E-commerce e consegne, virus e futuro
Impatto del Covid sulle imprese, la ricerca di Ascom E per la spesa sotto casa nasce la app CompraVicino
Prima del lockdown, solo il 15% delle imprese bergamasche del commercio vendeva anche con e-commerce, ora lo fa il 35%. Così dice una ricerca commissionata da Ascom Bergamo. Stessa crescita anche per le consegne a domicilio. Prima del lockdown, le faceva il 7% delle imprese, ora il 17%. Ascom calcola che il 13,2% continuerà a fare delivery.
Il lockdown ha cambiato le imprese bergamasche del commercio. Prima solo il 15% vendeva anche con e-commerce, ora il commercio elettronico viene utilizzato dal 35%, soprattutto attraverso eBay e Amazon. «Una crescita a tre cifre, pari a +134%», spiega il direttore di Ascom Bergamo, Oscar Fusini, nel presentare la ricerca affidata a Format Research per valutare l’impatto del Covid sull’organizzazione aziendale. E cosa succederà dopo l’emergenza? Ascom Confcommercio Bergamo stima che un’impresa su quattro (il 26,4%) continuerà ad affidare parte dei ricavi all’e-commerce, anche se il commercio tradizionale resterà la colonna portante, soprattutto per le attività a gestione familiare.
Stessa crescita anche per il delivery, le consegne a domicilio. Prima del lockdown, le faceva il 7% delle imprese, ora il 17%. Ascom calcola che la crescita è stata del 143% e, nel post pandemia, il 13,2% continuerà a fare consegne a casa. «È il doppio — dice Fusini — rispetto a quello che succedeva prima della pandemia».
Durante l’emergenza, Ascom ha creato il portale www.compravicino.com, che ha raccolto 1.200 adesioni tra la città e la provincia. È una vetrina online per i negozi e oggi, sull’esperienza di quel portale, nasce anche una app gratuita, creata da Ascom e RuneLab, un’azienda bergamasca specializzata in processi di trasformazione e digitalizzazione. Così i commercianti possono farsi conoscere sul web, mentre i clienti possono anche inviare al negoziante la propria lista della spesa e pagare (con i contanti) al ritiro. «Con CompraVicino — spiega Fusini —, offriamo ai commercianti un sistema facile e comodo per promuovere e vendere online i propri prodotti e servizi». Paolo Massenzana, Ceo di RuneLab, spiega che la app è stata sviluppata secondo i più recenti standard tecnologici.
«Il delivery — aggiunge Fusini — è sostenibile perché aiuta i negozi di vicinato e i centri storici. È sano da un punto di vista sanitario perché rispetta i protocolli anticontagio, sicuro perché a consegnare è un volto noto ed è anche pratico, perché la consegna avviene fuori dalla porta in giornata e anche ecologico perché riduce gli spostamenti per un singolo acquisto».