Per Confindustria Bergamo «la violenza non può avere parte nella dialettica civile»
postale bergamasco, sono stati consegnati alla Direzione distrettuale antimafia di Brescia, che ha aperto un’inchiesta e ha sottoposto ad analisi tutto il materiale. Finora gli inquirenti non hanno rilasciato indiscrezioni sul contenuto della lettera minatoria. Si pensa però che Bonometti sia finito nel mirino degli anonimi sulla base delle sue posizioni legate alla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro.
«Nelle riunioni che abbiamo avuto tra fine febbraio e i primi giorni di marzo — aveva spiegato nel pomeriggio del 3 giugno ai magistrati bergamaschi che lo avevano ascoltato come persona informata sui fatti — la Regione è sempre stata d’accordo con noi nel non ritenere utile, ma anzi dannosa, una eventuale zona rossa sul modello Codogno per chiudere i Comuni di Alzano e Nembro».
Mentre gli accertamenti anche da parte della polizia di Bergamo proseguono, Bonometti sta ricevendo solidarietà da più parti. A partire dai suoi colleghi bergamaschi. Il presidente di Confindustria