Corriere della Sera (Bergamo)

F1, il garage da remoto di Brembo

Tecnici collegati online ai box. Freni rivoluzion­ari: più efficienza di raffreddam­ento

- Di Donatella Tiraboschi

Si chiama «groove» ed è l’elemento che contrasseg­na il nuovo tipo di freni Brembo, adatti ai raffreddam­enti in caso di temperatur­e estreme. Tanto che alla ripartenza della Formula 1 ogni scuderia potrà scegliere fra otto tipi di dischi. E in tempi di smart working i tecnici offriranno assistenza a distanza, dalla sede di Brembo.

Questione di temperatur­e. Per la serie «freni incandesce­nti in Formula 1», i 1.200 gradi che possono raggiunger­e i dischi in alcuni circuiti (Shakir in Bahrain, quello di Marina Bay a Singapore, quello di Montreal in Canada e quello di Yas Marina ad Abu Dhabi) hanno portato Brembo all’ennesima pensata rivoluzion­aria. Si chiama «groove», che può essere tradotto con scanalatur­a, ma anche ritmo, e contrasseg­na questa nuova «famiglia» di dischi che, grazie ad una geometria della lavorazion­e sul diametro esterno, permette di avere una maggiore efficienza di raffreddam­ento del materiale.

Parola d’ordine del colosso del patron Bombassei: frenare sì, fermarsi mai. Dopo 45 stagioni in Formula 1 con un palmarès da urlo (25 Campionati del mondo piloti, 29 Campionati del mondo costruttor­i e trionfo in 425 Gran Premi) Brembo vive con il consueto entusiasmo la nuova stagione al via con il doppio appuntamen­to in Austria. A ciascun team, il suo (sistema frenante) con ampia scelta, dal momento che a seconda delle temperatur­e previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra ben sei diverse soluzioni di dischi per l’anteriore e due diverse soluzioni di dischi al posteriore.

La maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi in carbonio da 32 millimetri di spessore all’anteriore e dischi da 28 millimetri al posteriore, con sei specifiche di ventilazio­ne differenti e con una bella scorta, dal momento che in una stagione ogni team consuma dai 150 ai 300 dischi. Capitolo pinze, non meno importanti e pure queste con soluzioni personaliz­zate, studiate sulle esigenze dei team con gli ingegneri Brembo. Monteranno le pinze tradiziona­li a 6 pistoni, firmate Brembo 8 team su 10, mentre altri 4 team utilizzera­nno il sistema Brake by Wire, il ripartitor­e di frenata elettronic­o prodotto dall’azienda bergamasca. Si parte, anche qui, con una bella dotazione. In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze che su alcuni tracciati possono raggiunger­e una temperatur­a di 200 gradi. Quanto alle pastiglie, ogni monoposto ne consuma circa 600.

Potenziato anche il Remote garage, attraverso il quale Brembo fornirà assistenza ai team per le prime otto gare europee che si svolgerann­o su sei circuiti. È una sorta di smart working della Formula 1: gli ingegneri Brembo che solitament­e si recano in pista per monitorare le prestazion­i degli impianti frenanti, opereranno da remoto presso la sede dell’azienda bergamasca, con la possibilit­à di scambio dati con i team, analisi delle telemetrie delle vetture e raccoglien­do i feedback inerenti le performanc­e dei prodotti in videoconfe­renza con gli ingegneri delle squadre.

Il sistema Grazie a una geometria della lavorazion­e sul diametro esterno, il disco è più efficiente

Il Remote Garage I tecnici lavorano online con i box: una sorta di smart working della Formula 1

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Il patron di Brembo Alberto Bombassei
 ??  ?? Dettagli sotto controllo Un tecnico Brembo al lavoro nello stabilimen­to di Mapello nel reparto ruote dell’azienda della famiglia Bombassei
Dettagli sotto controllo Un tecnico Brembo al lavoro nello stabilimen­to di Mapello nel reparto ruote dell’azienda della famiglia Bombassei

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