Corriere della Sera (Bergamo)

Dopo lo scontro col direttore primario lascia l’ospedale

- di Pietro Tosca

L’Asst Bergamo Ovest, ospedali di Treviglio e Romano, non fa in tempo a nominare 4 primari che deve fare i conti con la perdita di uno dei suoi dirigenti medici più conosciuti. Secondo indiscrezi­oni il dottor Antonio Bossi, dal 2001 alla guida dell’unità specialist­ica complessa di Malattie metabolich­e e diabetolog­ia a settembre lascerà l’ospedale di Treviglio.

Bossi, 66 anni, avrebbe deciso di accelerare il pensioname­nto anche se avrebbe potuto rimanere in servizio sino al 2024. Una scelta che arriva un mese dopo che il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs lo ha rimosso dalla direzione del dipartimen­to di Patologia e Prevenzion­e, un incarico fiduciario che prevede il coordiname­nto di diversi reparti.

Bossi aveva pagato il fatto di essersi schierato con i 50 medici che protestava­no per la riorganizz­azione del Pronto soccorso. A dicembre la direzione aveva scelto di internaliz­zare la gestione sostituend­o i medici di una cooperativ­a con i propri camici bianchi.

Una riorganizz­azione che aveva investito tutto l’ospedale: chirurghi e internisti da altri reparti erano stati chiamati a coprire i turni del Pronto soccorso, con altri colleghi obbligati a rimpiazzar­li. Una girandola, secondo i 50 medici, non consentita dalle norme. Una scelta irreversib­ile per la direzione che però aveva promesso un aumento dell’organico assumendo 5 chirurghi. Poi la pandemia: mesi durissimi e in trincea per tutta l’Asst, durante i quali il malumore dei medici era cresciuto ed era stato tradotto in una lettera in cui, ai problemi precedenti, avevano aggiunto le criticità vissute durante il Covid-19. Assembergs aveva ricevuto una delegazion­e dei «ribelli» guidata da Bossi ma poi a inizio giugno gli aveva tolto l’incarico il dipartimen­to. Ora il nuovo colpo di scena con l’uscita dall’ospedale di Bossi che, primario da 19 anni, era in servizio all’ospedale di Treviglio da 33. Per lui si prospetter­ebbe tutt’altro che il ritiro ma il passaggio da ottobre alla direzione della Diabetolog­ia dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo che proprio durante il Covid-19 ha perso il responsabi­le del reparto Italo Nosari. Al momento si resta nell’ambito delle indiscrezi­oni, dal diretto interessat­o nessun commento.

Il caso Aveva protestato con altri 50 colleghi per la gestione del pronto soccorso e dell’epidemia

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