Corriere della Sera (Bergamo)

Stasera si recita a sorpresa

Atir coinvolge le compagnie amiche in un’originale rassegna anti-crisi

- Claudia Cannella

Se non ora, quando? Mentre molti teatranti si rattrappis­cono in cartelloni estivi ricchi di rassicuran­ti monologhi, più o meno blasonati, l’Atir osa. Con un doppio atto di fiducia richiesto al pubblico: tornare a teatro, ma senza sapere in anticipo cosa vedrà quella sera. Questo il «leit motiv» della rassegna «La prima stella della sera», realizzata con il sostegno di Cariplo e del Municipio 5: 22 appuntamen­ti «al buio» nel Cortile della Chiesa di Santa Maria alla Fonte al Parco Chiesa Rossa, al Gratosogli­o, il quartiere che l’Atir ha abitato per anni prima che il Teatro Ringhiera chiudesse per ristruttur­azione. «Non si può non rispondere all’indifferen­za del Governo — dice Serena Sinigaglia, direttrice artistica della compagnia —. La gente ha bisogno di tornare a teatro. Ma, se non cerchi formule diverse in un momento così speciale, quando le trovi?

Gli attori hanno accettato di prestarsi a questo gioco fuori dagli schemi promoziona­li usuali, uniti nella ferma volontà di slegarsi dall’io per rinnovare la dimensione del noi. Un piccolo gioco d’azzardo».

Al tramonto, con la luce naturale e un bar sempre aperto, 66 spettatori a sera scoprirann­o, solo all’ideale alzata di sipario, chi e cosa vedranno. In scena gli artisti e le strutture milanesi (Teatro dell’Elfo, MTM, Pacta, Teatro della Cooperativ­a) con cui Atir ha stretto rapporti fecondi in questi anni di nomadismo teatrale in attesa di tornare, si spera, al Ringhiera. «Non era scontato che tutti dessero la loro disponibil­ità — aggiunge Maria Pilar Perez Aspa — e questo la dice lunga sulla qualità umana dei teatranti milanesi». Il cartellone, composto di reading, monologhi e spettacoli (uno anche per bambini, «Amici per la pelle» del Teatro del Buratto, il 26 luglio, ore 17.45), si divide tra ospitalità e produzioni Atir. Nel primo gruppo potreste incappare in Lella Costa alle prese con «Questioni di cuore» di Natalia Aspesi, Rita Pelusio in «Eva. Diario di una costola» ispirato a Mark Twain, Manuel Ferreira/Compagnia Alma Rosè, Valerio Bongiorno, Nadia Del Frate, Annig Raimondi e Maria Eugenia D’Aquino, Paolo Faroni, Antonello Taurino, Debora Villa, Cristina Crippa in «Favola» di Tommaso Landolfi, la Compagnia Eco di Fondo e Lorenzo Piccolo delle Nina’s Drag Queens. Ideale trait d’union con il secondo gruppo è «L’intervista» di Natalia Ginzburg, regia di Valerio Binasco per lo Stabile di Torino, che vede in scena Arianna Scommegna, socia fondatrice Atir. «Come nostre produzioni — spiega — abbiamo scelto capolavori della letteratur­a, classici e contempora­nei». Ecco allora «Il cappotto» di Gogol’, a cura di Serena Sinigaglia, con Fausto Russo Alesi e la partecipaz­ione di Fausto Malcovati, «Furore» di John Steinbeck, «Una solitudine troppo rumorosa» di Bohumil Hrabal, «L’incendio di Via Keplero» di Carlo Emilio Gadda, «Senso» di Camillo Boito, «Walden ovvero vita nei boschi» di Henry David Thoreau, «Open» di Andre Agassi, «La piazza del diamante» di Mercè Rodoreda e «Il centenario che scappò dalla finestra e scomparve» di Jonas Jonasson. A leggerli Sandra Zoccolan, Matilde Facheris, Stefano Orlandi, Debora Zuin, Mila Boeri, Mattia Fabris, Maria Pilar Perez Aspa e Chiara Stoppa.

Gli spettacoli andranno in scena nel cortile della Chiesa Rossa al quartiere Gratosogli­o

 ??  ?? Protagonis­ti Da sinistra, Arianna Scommegna; Rita Pelusio e Fausto Russo Alesi, tra gli attori sul palco della rassegna «La prima stella della notte» che alternerà reading, monologhi e spettacoli
Protagonis­ti Da sinistra, Arianna Scommegna; Rita Pelusio e Fausto Russo Alesi, tra gli attori sul palco della rassegna «La prima stella della notte» che alternerà reading, monologhi e spettacoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy