Con la Samp la vittoria più complicata L’Atalanta scavalca l’Inter
In rete Toloi e Muriel. Cade il tabù blucerchiato, Inter scavalcata
Nove vittorie consecutive per l’Atalanta, che regola 2-0 la Sampdoria con i gol di Toloi e Muriel, in una delle sfide più complicate. Perché la formazione di Ranieri è molto coperta, corta, e riesce a mettere muscoli per evitare di prendere imbarcate, sin dall’inizio. L’idea è quella di pressare molto avanti, ingaggiando gli uno contro uno ma solo in attacco, trovando i raddoppi in difesa, soprattutto nel gioco con gli esterni.
I nerazzurri sono quindi sorpresi e non trovano soluzioni, se non quella di lanciare spesso per uno Zapata bravissimo a fare da boa, ma insolitamente troppo solo nella tenaglia dei difensori avversari. Gomez prova a folleggiare con classe, ma nella trequarti offensiva non c’è spazio. Anche Gosens e Hateboer non macinano la solita quantità di erba. Le occasioni, sono pochissime, con Toloi a suonare la carica con un’incursione in area blucerchiata, ben controllata da Audero. L’ex di giornata, Gabbiadini, cerca di sbloccarla con un sinistro dai trenta metri e spedisce un bolide terra-aria su cui Gollini deve alzare sopra la traversa, intorno alla mezz’ora.
La produzione degli uomini di Gasperini è quindi limitata a episodi e al colpo di genio del Papu che, da regista, sfodera un lancio alla Pirlo sui piedi di Duvan. Controllo del colombiano in corsa e interno piede per cercare di freddare Audero, bravo stavolta a chiudere disperatamente. Come spesso accade è Gomez a predicare, raccogliendo anche i complimenti di Ranieri e aprendo il piattone per pescare Ilicic da solo, lo sloveno di destro dimostra di avere qualche problema, sparando in curva. Questa è la fotografia della prima frazione per il numero 72 atalantino, ritornato titolare per la prima volta dopo l’epidemia.
La ripresa non cambia canovaccio, perché la Samp continua a chiudersi e l’Atalanta a dirigere le operazioni nella metà campo genovese. Dopo cinque minuti Gasp cerca la chiave, inserendo de Roon e passando a una difensa a quattro, considerato che Gabbiadini non ha compagni per mettere in difficoltà Toloi e Caldara. La Samp riparte con il contagocce, ma quando lo fa è potenzialmente pericolosa, tra rimpalli e chance non proprio pulitissime mentre il pallone danza davanti a Gollini. I nerazzurri invece cercano la porta avversaria tramite il gioco, ma sembra che la luce della riserva sia accesa, nonostante il largo uso di seconde linee a Cagliari. Anche perché Gomez inventa meno, mentre Ilicic continua nella sua prestazione incolore. Così bisogna aspettare la metà del secondo tempo per vedere Hateboer che si butta dentro, in spaccata, senza avvicinarsi alla porta.
Gli ultimi venti minuti sono iper offensivi, perché entrano anche Muriel e Malinovskyi al posto di Ilicic e Pasalic. Sembra però la classica partita che solo un episodio può cambiare. E succede a un quarto d’ora dalla fine: nell’ingaggio fra Muriel e Colley il colombiano tocca per ultimo, l’arbitro concede l’angolo comunque. Toloi salta in mezzo a due e manda in buca per l’1-0, di testa. A dieci dalla fine c’è il solito Muriel, con il decimo gol da subentrato: traiettoria che finisce all’angolino. Inter scavalcata, secondo posto a due punti, la Juventus a nove sembra irraggiungibile. Anche se sabato sera ci sarà proprio la sfida con i bianconeri.