Treviglio, effetto Brebemi Immobili, prezzi su del 10%
Investito oltre un miliardo, Bassa a tutto gas. Traffico: + 170% dall’apertura
Più di 776 milioni di euro di benefici diretti e indiretti a cui si aggiungono quasi 3,2 milioni di metri quadrati destinati a insediamenti produttivi per un investimento di 1,033 miliardi di euro che una volta ultimati creeranno 3.720 posti di lavoro. Sono i numeri dell’indotto Brebemi, l’autostrada che si sta rivelando sempre più motore economico della Bassa. Nel 2019 l’effetto volano sull’economia dei paesi che l’autostrada attraversa si è rafforzato ulteriormente. A dimostrarlo lo studio, presentato ieri con un webinar, realizzato da Agici Finanza d’Impresa, società di consulenza specializzata nelle società di servizi che già l’anno passato aveva condotto una ricerca per quantificare l’impatto economico dei primi 5 anni di attività dell’A35. Uno sviluppo caratterizzato soprattutto dall’insediamento di logistiche che sembra non conoscere tregua. «Anche nelle ultime settimane — chiarisce Francesco Bettoni, presidente di Brebemi — le notizie di contatti e ricerche di nuove aree si moltiplicano con un ritmo che non ci aspettavamo dopo l’epidemia». «Una situazione — spiega Michele Perotti, estensore della ricerca insieme ad Alessandra Garzarella sotto la supervisione del professor Andrea Gilardoni — che fa capire come la resilienza di queste aree sia più forte e continuerà anche nel dopo Covid-19». In prossimità della Brebemi sono ormai 22 gli insediamenti mentre erano 18 al termine del 2018 per un totale di un miliardo di investimenti di cui 120 milioni nel solo 2019. Una crescita del 13% rispetto al periodo 2014-2018.
Nel tratto bergamasco, dopo l’arrivo di Amazon a Casirate, l’anno passato è sorto il nuovo polo logistico di Finiper da 107 mila metri quadrati mentre a Calcio è stato ultimato e reso operativo al 100% il polo Italtrans. A Cividate ha realizzato un magazzino la Fluortecno specializzata in distribuzione di guarnizioni. Per cantieri che si chiudono, altri sono in corso come il nuovo polo della stessa Italtrans a Covo, il centro di distribuzione Nord Italia di Md a Cortenuova, il centro logistico Magris a Fara Olivana, e si prepara a mettere la prima pietra a Cividate la Lcp, sviluppatore che realizzerà una piattaforma logistica ad alta tecnologia per un cliente finale di cui non rivela il nome.
Tanta logistica ma non solo. La Brebemi traina anche il mercato immobiliare: il residenziale cresce dal 2014 con una media del +5% l’anno, spicca soprattutto Treviglio dove nel 2019 la crescita dei prezzi è stata intorno al 10%. E nel Bresciano, a Castrezzato, la Porsche ha deciso di investire 26 milioni per trasformare il vecchio autodromo trasformandolo nel suo primo Experience Center. «Gli effetti positivi sul territorio — dichiara il professor Gilardoni — si vedono anche sulle casse dei Comuni. In sei anni hanno incassato 26,7 milioni di euro in oneri di urbanizzazione di cui 4,1 nel 2019 mentre l’Imu versata dai nuovi insediamenti è di 2 milioni l’anno». Uno sviluppo che va di pari passo all’aumento del traffico su Brebemi. Nel 2019 ha segnato un + 8% rispetto all’anno precedente. Dall’apertura è cresciuto però del 170%. La parte del leone la fanno i mezzi pesanti — che rappresentano circa il 27% di quelli totali — e la cui crescita dal 2014 è stata del 235%.
I Comuni In sei anni hanno incassato 26,7 milioni di euro in oneri di urbanizzazione
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Abbiamo notizie di ricerche di nuove aree. Non ce l’aspettavamo dopo il Covid Francesco Bettoni presidente