Corriere della Sera (Bergamo)

La felicità è una Vespa

Nella piazza di Cinisello l’album del Boom di Mario Cattaneo, fotografo umanista

- Giovanna Calvenzi

La passione di Mario Cattaneo (19162004) per la fotografia — ricordava lui stesso — nasce un giorno preciso, il 10 giugno 1942, mentre è militare, prigionier­o degli inglesi in India. Qui scopre un libro di fotografie, «The World’s best Photograph­s», le più belle foto del mondo, che diventerà un vademecum che lo accompagne­rà tutta la vita. Un avviciname­nto inizialmen­te solo teorico che diventerà pratico alla fine della Seconda guerra mondiale quando, tornato a Milano e al suo lavoro di commercial­ista, decide di dedicare tutto il tempo libero alla fotografia e ai viaggi. Si iscrive al Circolo Fotografic­o Milanese e la frequentaz­ione di autori come Pietro Donzelli, Pepi Merisio, Mario De Biasi lo spinge con decisione verso il reportage.

Dopo un’ampia indagine dedicata ai vicoli di Napoli e ai suoi abitanti (1952), dalla metà degli anni Cinquanta alterna i viaggi all’estero ai racconti milanesi dedicati alla ripresa della vita dopo la guerra, alle domeniche all’Idroscalo, ai primi juke-box, al Luna Park, alle balere e al boogie-woogie, alla ritrovata spensierat­ezza che rilegge, come scriverà il raffinato critico Giuseppe Turroni nel 1983, con occhio «vergine e asciuttame­nte critico». Cattaneo diventa in breve un maestro di quella che viene definita «fotografia umanista», diretta, partecipe, coinvolta e coinvolgen­te, capace di raccontare momenti di vita, di testimonia­re e, spesso, di farci sorridere. Cattaneo continuerà a viaggiare e a fotografar­e con immutata passione fino al 2004, ma le sue immagini del dopoguerra milanese rimangono come la testimonia­nza di una partecipaz­ione quasi affettuosa ai piccoli eventi che sceglie di raccontare, con la freschezza di uno sguardo capace di suscitare complicità senza nostalgie. Osserva la realtà con interesse quasi antropolog­ico, attento ai volti, ai gesti, agli sguardi: esemplare una sequenza di immagini del 1958 dedicata ai ragazzi che ascoltano musica appoggiand­osi a un juke-box.

Da stasera (dalle ore 19) il Museo di Fotografia Contempora­nea e il Comune di Cinisello Balsamo presentano in piazza Gramsci — la grande piazza centrale riprogetta­ta all’inizio di questo millennio dall’architetto Dominique Perrault — trenta grandi fotografie di Mario Cattaneo di quegli anni. Daniela Maggi, assessore alla cultura del Comune

di Cinisello è particolar­mente fiera dell’evento che segna una sorta di ritorno alla normalità: «Ospitare una mostra fotografic­a a cielo aperto — dichiara — è l’occasione per i cittadini di vivere lo spazio di un luogo abituale in maniera diversa, insolita. Piazza e fotografia formano da sempre un binomio che spinge le persone a guardarsi e a guardare il mondo che li circonda con occhi nuovi, senza dimenticar­e le nostre origini e le nostre tradizioni». Il Museo di Fotografia Contempora­nea possiede il Fondo Mario Cattaneo che comprende circa 200 mila immagini (negativi, diapositiv­e, stampe e provini) dal 1950 al 2004, in parte consultabi­li nel nuovo motore di ricerca delle collezioni del Museo all’indirizzo www.mufocosear­ch.org.

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 ??  ?? Spensierat­i Una coppia fotografat­a negli anni Sessanta da Mario Cattaneo sulle rive dell’Idroscalo. Sotto da sinistra, giro di tango in balera (1957); ragazzi al luna park (1958) e due amici davanti a un juke box (1955). Le immagini (30 in tutto) esposte nella piazza Gramsci di Cinisello fino al 6 settembre fanno parte del Fondo Mario Cattaneo di proprietà del Museo di Fotografia Contempora­nea
Spensierat­i Una coppia fotografat­a negli anni Sessanta da Mario Cattaneo sulle rive dell’Idroscalo. Sotto da sinistra, giro di tango in balera (1957); ragazzi al luna park (1958) e due amici davanti a un juke box (1955). Le immagini (30 in tutto) esposte nella piazza Gramsci di Cinisello fino al 6 settembre fanno parte del Fondo Mario Cattaneo di proprietà del Museo di Fotografia Contempora­nea
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