Il bonus di Imeri, la Lega fa quadrato
Le opposizioni: l’indennità è quasi tutto il suo reddito. Il Carroccio difende i sindaci
La Lega fa quadrato attorno al sindaco di Treviglio Juri Imeri, che ha chiesto tramite il suo commercialista, e ottenuto, il bonus da 600 euro per le partite Iva. La situazione dei sindaci, secondo il Carroccio, non è nemmeno paragonabile a quella dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Ma le opposizioni di Treviglio fanno notare che già da tempo il lordo di Imeri corrisponde quasi totalmente all’indennità da sindaco.
Il rabbioso «fuori dalle liste» pronunciato dal segretario Matteo Salvini contro i parlamentari e consiglieri regionali della Lega rei di aver chiesto il bonus di 600 euro destinato alle partite Iva in difficoltà, non vale per gli amministratori locali. O almeno non tutti. E il caso «pilota» sembra proprio quello del primo cittadino di Treviglio Juri Imeri.
Il Carroccio fa quadrato intorno al sindaco della città della Bassa, imprenditore nel settore della sicurezza sul lavoro, che pur vantando un’indennità mensile di 3.300 euro lordi — ma lui precisa che al netto scendono a 2.100 — è scivolato sulla «richiesta a sua insaputa» del contributo. Anche nel suo caso, sostiene, l’istanza per i 600 euro sarebbe stata l’iniziativa di un solerte commercialista.
«Dal 22 febbraio — ha spiega Imeri al Corriere, che ha reso noto il caso — sono stato in prima linea per l’emergenza Covid, rischiando la salute e ho rinunciato troppo alla mia famiglia. Ho tolto molto anche alla mia professione. Sono un amministratore pubblico, ma sono anche un privato cittadino con partita Iva: nei mesi più duri, e con le aziende chiuse, il mio commercialista, che stimo e di cui mi fido ciecamente, ha richiesto il bonus, nella consapevolezza dei gravi danni che il lockdown aveva comportato alla mia attività».
Una linea di difesa che, dopo la pubblicazione della notizia, non convince le opposizioni di Treviglio: ieri, mentre il dibattito infiammava la città, si sono espresse duramente, con un comunicato unitario. A firmarlo i consiglieri comunali Erik Molteni e Laura Rossoni del Pd, Cristina Ronchi della civica Molteni sindaco, Emanuele Calvi del Movimento 5 Stelle e Gianluca Pignatelli di Forza Italia: «Molti sono stati in prima linea — si legge nella nota delle minoranze — molti operatori sanitari, molte categorie che magari proprio perché hanno continuato a lavorare il bonus non l’hanno manco chiesto. La funzione del bonus era integrare le mancate entrate di chi veramente era fermo e faceva fatica. Non chi a fine mese aveva la certezza di ricevere i suoi 3.346 euro. Da diversi anni ormai il reddito di Imeri praticamente coincide con la sua indennità: nel 2018 dichiarava 43.962 euro, tolti i 40.000 della carica pubblica, fattura di suo meno di 4.000 euro l’anno. Non facciamo i furbetti».
Replica duro il Carroccio bergamasco per voce del commissario provinciale Giulio De Capitani e del coordinatore dei sindaci Andrea Capelletti: «Nel tritacarne mediatico della caccia al percettore del bonus — spiegano — si stanno trascinando anche i sindaci con partita Iva, impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus e con un’indennità mensile lorda non paragonabile a quella dei parlamentari e consiglieri regionali contro cui invece la nostra posizione è ferma. I sindaci hanno subìto un lungo stop delle proprie attività e quindi regolarmente hanno potuto accedere al bonus».
Sulla stessa linea anche la voce storica della Lega bergamasca, il parlamentare Daniele
Belotti, impegnato in Toscana come commissario regionale e alle prese con il caso del consigliere di Firenze Ubaldo Bocci. «Anche lui — spiega Belotti — ha chiesto il bonus ma con un reddito di 270 mila euro. È questo che fa la differenza. Imeri ha un’indennità lorda da 3.300 euro poi ci sono le spese e quant’altro. Per questo l’ho chiamato e gli ho detto di stare tranquillo. Se uno ha appena avviato un’attività in proprio e ha subito un drastico calo di fatturato non vedo niente di scandaloso nel chiedere i 600 euro. Chi fa il sindaco oggi non diventa certo ricco. Anzi se uno è un professionista ci sono non pochi svantaggi da affrontare: non può avere incarichi, se prende una multa ingiusta deve pagarla e ora anche il bonus diventerà sempre più difficile trovare persone disposte a impegnarsi».
La solidarietà espressa da Belotti non è stata l’unica. «Mi hanno chiamato in tanti — spiega Imeri, in vacanza in Alto Adige — per esprimermi la loro vicinanza, sia da destra ma anche da sinistra».
❞ Le minoranze unite Il reddito corrisponde da tempo alla sua indennità da sindaco, Imeri non faccia il furbetto
❞ Il Carroccio I sindaci hanno una indennità mensile lorda non paragonabile a quella dei parlamentari