L’«Histoire familiale» durante il lockdown dell’artista
Non solo zombie e vampiri. Nel Magazzino Italian Art (uno dei primissimi musei a riaprire dopo il Covid negli States) è in corso la mostra «Homemade», che vede, tra gli otto italiani residenti a New York, anche Andrea Mastrovito. L’artista è presente con sei opere, tre delle quali rappresentano la sua «Histoire familiale» (composta inoltre dalla compagna Francesca e dal figlio Mattia). I lavori sono stati realizzati con la tecnica del frottage, che consiste nel sovrapporre un certo supporto a materiale che abbia dei rilievi. Come si faceva da bambini con foglio di carta e moneta. «Ci ho lavorato durante il lockdown utilizzando tutti gli oggetti che avevo a disposizione: dai giocattoli di Mattia a libri e vinili — spiega l’artista —. Come per tante altre persone, anche per me è stato un periodo duro. Ed ero lontano dalla mia Bergamo. Anche a New York la pandemia ha colpito duro, abbiamo amici americani che hanno perso i loro cari. Pensavamo che il sistema non potesse reggere e invece non c’è stato un crollo». Anche se negli ultimi giorni i contagi hanno subìto un’altra impennata. «Ora sono a Bergamo, anche se ritornerò presto a vivere là. La situazione non è il massimo. Gli italiani sono scandalizzati da come, soprattutto in luoghi affollati come la metropolitana, nessuno porti la mascherina».