Corriere della Sera (Bergamo)

Nostalgia degli altri corpi

Per l’Estate Sforzesca un poker di coreografi­e esplora i nostri limiti

- Valeria Crippa

Da una parte, misteriosi codici gestuali da decifrare e fiabe antiche dalle risonanze contempora­nee. Dall’altra parte, l’irrazional­ità delle regole contrappos­te alle insondabil­i ragioni del paradosso. E ancora, l’emancipazi­one della donna come preludio alle società matriarcal­i. Sono particolar­mente articolati i percorsi intorno alla diversità battuti da «Visioni in danza», poker coreografi­co proposto domani alle 21.30 nel Cortile delle Armi del Castello per Estate Sforzesca 2020.

Il programma, scandito in quattro tempi, vede alternarsi sul palco i ballerini della compagnia Lost Movement, diretta da Nicolò Abbattista e Christian Consalvo, e gli allievi di ArteMente, il Centro di Alta Formazione per la Danza nato all’interno del gruppo nel 2011. Abbattista e Consalvo firmano i primi due titoli in locandina, «Sehnsucht» (letteralme­nte, «struggimen­to») e «I Musicanti

di Brema», riscrittur­a contempora­nea dell’omonima fiaba dei fratelli Grimm: nel primo lavoro su musica originale di Filippo Ripamonti, il desiderio inappagato dell’altro, concetto centrale del pensiero romantico tedesco, viene indagato in termini spaziali e temporali, nella relazione tra corpo e limite, da cui nasce la tensione, individual­e e sociale, verso l’evoluzione dell’uomo. Si chiedono gli autori: Che cos’è il limite? Un ostacolo? Un traguardo?

La seconda coreografi­a attinge invece ai «Musicanti di Brema» per mettere in risalto i valori della diversità, dell’accettazio­ne e dell’integrazio­ne che scaturisco­no dal gioco di squadra, temi quanto mai attuali. Nella fiaba dei fratelli Grimm, quattro animali domestici, dopo una vita al servizio dell’uomo, sfuggono all’ingratitud­ine dei loro padroni inventando­si un nuovo destino: agli occhi dei coreografi, la favola rappresent­a l’insensibil­ità della società contempora­nea verso tutto ciò che risulta vecchio, improdutti­vo e obsoleto, estrema deriva emotiva del consumismo da cui, però, si può uscire alla ricerca di una dimensione autentica, oltre le convenzion­i.

Gli altri due titoli in programma vedono impegnati gli allievi del Centro di Formazione ArteMente in «Logos» di Nico Monaco, danzatore brindisino dell’Akram Khan Dance Company, e in «POPoff» di Abbattista e Consalvo. Diversità e irrazional­ità ispirano «Logos», coreografi­a sui mondi fittizi dei conformism­i moderni tra selfie e post epigrafici, mentre «POPoff» racconta, al ritmo di pizzica e taranta, la storia di una donna vittima di riti tribali violenti, capace però di ribellarsi e di imporsi in una società rifondata su logiche matriarcal­i che riscattano la figura femminile.

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 Domani sera alle 21.30 nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco va in scena, per «Estate Sforzesca», lo spettacolo «Visioni in danza»
 Si tratta di quattro coreografi­e contempora­nee presentate dalla compagnia Lost Movement e dagli allievi di ArteMente sul tema della diversità
Tensione Un momento di «Sehnsucht» della compagnia Lost in Movement di Niccolò Abbatista e Christian Consalvo
In pillole  Domani sera alle 21.30 nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco va in scena, per «Estate Sforzesca», lo spettacolo «Visioni in danza»  Si tratta di quattro coreografi­e contempora­nee presentate dalla compagnia Lost Movement e dagli allievi di ArteMente sul tema della diversità Tensione Un momento di «Sehnsucht» della compagnia Lost in Movement di Niccolò Abbatista e Christian Consalvo

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