Targa e gps: monopattini in sharing
Coperti tutti i quartieri, tra un mese diventeranno 700, poi 1.400
Èattivo a Bergamo il servizio di sharing dei monopattini elettrici. Ieri sono arrivati i primi 200 mezzi di Bit Mobility Srl che, entro un mese, ne porterà in città 700. Poi dovrebbero arrivare anche i 700 monopattini di Reby Italia Srl. I mezzi si possono guidare dai 16 anni. Hanno targa e gps. E la mappa sulla app mostra tutte le indicazioni.
12 Bit Point Parcheggiare qui i monopattini di Bit Mobility permette di avere uno sconto del 50% sullo sblocco del mezzo
20 Chilometri all’ora È il limite di velocità dei monopattini elettrici in sharing di Bit Mobility, in alcune zone il limite scende
La polizia locale
La comandante: all’inizio spiegheremo l’utilizzo dei mezzi, poi scatteranno le multe
Giusto il tempo di posizionarli in vari posti della città e le loro foto hanno riempito i social. Da ieri è attivo il servizio di sharing dei monopattini elettrici. Sono arrivati i primi 200 mezzi di Bit Mobility Srl che, nel giro di un mese, ne porterà in città 700. Poi dovrebbero arrivare i 700 monopattini di Reby Italia Srl che, con Bit Mobility, si è aggiudicata il bando del Comune. Hanno il gps e funzionano in free floating: si prendono e si lasciano dove si vuole. «È un mezzo innovativo che può facilitare gli spostamenti — dice l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni —. È probabile che, all’inizio, qualche parcheggio verrà fatto in modo disordinato, vigileremo».
La velocità e le zone
I monopattini di Bit si possono guidare dai 16 anni e per i minorenni è obbligatorio il casco. Il limite massimo di velocità è di 20 chilometri all’ora (anche se il codice della strada prevede i 25 chilometri). «L’azienda — dice Zenoni — ci ha spiegato che quei 5 chilometri in meno fanno la differenza per la sicurezza». E ci sono zone in cui il limite massimo scende in modo automatico a 10 chilometri orari: succede nelle vie XX Settembre, Sant’Orsola, Sant’Alessandro bassa, Borfuro, Tasso e Pignolo. Nelle aree pedonali urbane, come in piazza Dante e nell’area della stazione, la velocità massima dev’essere di 6 chilometri orari. Poi ci sono zone in cui questi mezzi non possono transitare: sull’asse interurbano, allo svincolo dell’A4, in una piccola parte a Sud di via Autostrada fino al limite del centro abitato, sulla strada statale 470, a Borgo Canale, nelle vie San Vigilio, Maironi Da Ponte, alla Porta di San Lorenzo, nella Ztl 0/24 del centro storico di Città Alta, in via San Tomaso e in via Sant’Alessandro alta.
La app
Per utilizzare i monopattini, bisogna scaricare la app Bit, inserire i propri dati, compresi quelli di una carta di credito o di una prepagata, di Paypal o Satispay per pagarne l’utilizzo. Lo sblocco costa 0,95 euro, la corsa 14 centesimi al minuto. È possibile fare l’abbonamento giornaliero, settimanale o mensile.
La app mostra la mappa della città, con i percorsi consentiti, quelli vietati, le zone in cui si devono lasciare i mezzi e anche la disponibilità dei monopattini in tempo reale. Per sbloccare il mezzo, va scansionato il codice QR. Poi va messo un piede sul monopattino, mentre con l’altro ci si dà la spinta. E il viaggio può iniziare. Prima di parcheggiare, bisogna assicurarsi che il mezzo non intralci la circolazione. Si può lasciare anche sui marciapiedi, ma solo se c’è lo spazio per non ostruire la viabilità dei pedoni. E se si parcheggia in uno dei 12 Bit Point (all’ospedale, nella zona degli ex Riuniti, a Valtesse, alla Celadina, a Colognola, dove c’è la funicolare bassa, al parcheggio della Malpensata, al confine con Gorle prima del quartiere Baio, a Longuelo, a Treviolo, in piazza Sant’Anna e a Monterosso), il costo dello sblocco viene scontato del 50%. Prima di concludere la corsa, bisogna inviare una foto a Bit, per dimostrare che il parcheggio è stato fatto nel modo corretto.
«Abbiamo messo in campo tutte le forze per offrire un servizio sicuro ed efficiente — dice Michele Francione, responsabile operativo Italia di Bit Mobility —. A settembre partiremo con le attività didattiche, per insegnare le regole di circolazione e il corretto uso del mezzo, con simulazioni di guida e gestione dell’app». L’azienda ha preso un magazzino in città, dove verranno fatte le riparazioni. E, al momento, ha quattro persone che lavorano su Bergamo, compreso un city manager, Mattia Piasini, che sorveglierà la circolazione dei mezzi e invierà i tecnici dove ci sarà bisogno di manutenzione o aiuto.
I controlli
Ogni mezzo ha un codice identificativo, come fosse la targa: un modo per identificare chi non utilizzerà i monopattini nel modo corretto. La comandante della polizia locale, Gabriella Messina, spiega che nei primi giorni gli agenti faranno attività di prevenzione e educazione all’uso dei nuovi mezzi. «Ma questa fase — dice — durerà poco, poi saremo rigidi e vigileremo nel rispetto delle regole. Per chi non le osserverà, scatteranno le multe».