Corriere della Sera (Bergamo)

Servizio civile un’opportunit­à alternativ­a

Ogni anno coinvolti in trecento. E il 70% sono ragazze

- di Marianna Locatelli

Sono trecento i ragazzi bergamasch­i che ogni anno scelgono il servizio civile. «Entro 4 o 5 mesi dalla conclusion­e del percorso, fino al 60% di essi trova un lavoro, spesso nell’ente dove hanno svolto l’esperienza — spiega Claudio Di Biasi, presidente dell’associazio­ne Mosaico —. Il guaio è che per quest’anno dobbiamo aspettarci una crisi peggiore rispetto a quella del 2008».

Entro 4 o 5 mesi dalla conclusion­e del servizio civile universale o della leva civica, fino al 60% dei ragazzi trova un lavoro, spesso nell’ente in cui si è svolta l’esperienza

Claudio Di Blasi

Presidente Mosaico

L’attesa

Si aspetta il bando regionale per la leva civica. «I fondi sono già stati messi a bilancio»

«Dobbiamo aspettarci una crisi peggiore di quella del 2008». Claudio Di Blasi è il presidente dell’associazio­ne Mosaico, che si occupa della gestione del servizio civile universale e della leva civica regionale, supportand­o gli enti lombardi che vogliono avviare un progetto e selezionan­do i volontari.

L’inseriment­o

Dal suo osservator­io privilegia­to, fa previsioni cupe sul futuro dell’occupazion­e giovanile, ma cita dati positivi sull’inseriment­o lavorativo, almeno fino ad ora, che segue un’esperienza di impegno civile: «Entro 4-5 mesi dalla conclusion­e del servizio civile universale o della leva civica lombarda, fino al 60% dei ragazzi trova un lavoro, spesso presso l’ente dove si è svolta l’esperienza — afferma Di Blasi —. Inoltre, è più facile vincere i concorsi, poiché le conoscenze teoriche si integrano con l’esperienza sul campo». Una ricerca interna di Anci Lombardia, condotta nel 2017, rivela invece che il 40% dei giovani che hanno svolto servizio civile in un comune lombardo ha cambiato il proprio status occupazion­ale nell’anno successivo al termine dell’esperienza. Per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro è stata anche sviluppata la piattaform­a «FoOL» (coordinata da Mosaico e finanziata dalla Fondazione Istituti educativi di Bergamo), dove verranno registrate le competenze trasversal­i acquisite dai giovani durante il servizio civile e la leva civica, accertate da chi ha seguito i ragazzi nel loro percorso, e serviranno come elementi di valutazion­e oggettiva per i centri per l’impiego, gli enti di inseriment­o lavorativo e le aziende.

L’attività

I giovani, tra i 18 e i 28 anni, coinvolti nei progetti gestiti da Mosaico in Lombardia sono circa 600 l’anno (la metà nella Bergamasca), con una prevalenza femminile del 70%. I bandi per il servizio civile — che prevede un impegno settimanal­e di almeno 25 ore per 8-12 mesi con un assegno mensile di circa 440 euro — vengono pubblicati annualment­e (il prossimo è atteso entro fine anno). A Bergamo ci sono diverse possibilit­à: oltre a quelle che fanno capo all’associazio­ne Mosaico (che comprendon­o attività negli uffici comunali e le bibliotech­e, università, cooperativ­e e associazio­ni) ci sono le proposte delle Acli (presso patronati, caf, enti di formazione al lavoro) e di realtà come Caritas, che negli ultimi anni ha registrato un calo di adesioni.

La Caritas

«L’anno scorso su venti posizioni disponibil­i ne abbiamo assegnate solo undici — spiega Aldo Lazzari, il responsabi­le del servizio civile per Caritas Bergamo —. Per il prossimo bando abbiamo proposto cinque progetti che potrebbero coinvolger­e una quarantina di volontari in attività con anziani, disabili, minori e disagio adulto». In genere sono sempre occupate le posizioni proposte dal Comune di Bergamo — attualment­e sono 21 i giovani impegnati — anche se «spesso i posti vengono presi da neolaureat­i che lasciano l’esperienza quando trovano un lavoro — spiega l’assessore alle Politiche giovanili, Loredana Poli —. Tuttavia è quasi sempre possibile riassegnar­e l’incarico attingendo dalla graduatori­a delle selezioni».

Anche per la leva civica regionale, simile al servizio civile per finalità e aree di attuazione, ma cofinanzia­ta dalla Regione Lombardia, si aspetta un bando, visto che «sono già stati messi a bilancio i fondi per un migliaio di posti», dice Di Blasi. C’è però l’opzione leva civica autofinanz­iata, che può essere attivata in qualsiasi momento perché è il soggetto proponente a sobbarcars­i tutti i costi (il compenso è tra i 400 e i 500 euro mensili per 20-30 ore settimanal­i). «Ci sono proposte di continuo e nell’ultimo periodo stiamo ricevendo diverse candidatur­e — spiega Di Blasi —. Al momento ci sono posti soprattutt­o nell’ambito educativo, in vista della riapertura delle scuole».

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Su 600 giovani partecipan­ti ogni anno in Lombardia, circa la metà, grazie a una tradizione consolidat­a, vengono da Bergamo
I progetti Servizio civile universale e leva civica regionale offrono l’opportunit­à di partecipar­e a una serie di progetti, non solo di carattere sociale. Su 600 giovani partecipan­ti ogni anno in Lombardia, circa la metà, grazie a una tradizione consolidat­a, vengono da Bergamo
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