«Così ho realizzato il sogno di trasferirmi a Londra»
Voleva trasferirsi a Londra. Lo ha fatto e non è più tornata in Italia. Per espatriare, Francesca Gabbiadini, trentunenne di Ranica, ha scelto un’esperienza di Servizio civile al Patronato Acli Regno Unito, che ha sede nell’ex quartiere di Little Italy. Un’esperienza che l’ha aiutata a farsi strada oltremanica.
In cosa consisteva il suo incarico?
«Assistevo gli immigrati italiani, fornendo le informazioni necessarie per vivere nel Regno Unito. Inoltre mi occupavo di un laboratorio ludico per bambini, di assistenza in un circolo per la terza età e in una mensa per migranti italiani bisognosi».
Ci sono requisiti specifici per partecipare a un bando di Servizio civile all’estero?
«Nel mio caso richiedevano solo una conoscenza medio-alta dell’inglese».
Qual è il compenso?
«Varia in base al Paese in cui si svolge il Servizio civile. Io ricevevo intorno ai 1.300 euro mensili per 34 ore di lavoro alla settimana, compresi i rimborsi per vitto e alloggio».
Cosa ha fatto al termine dell’esperienza?
«Sono rimasta a Londra e ho frequentato un master di fotografia documentaria e fotogiornalismo. Attualmente lavoro in un’istituzione italiana e faccio la giornalista freelance».
Cosa le ha lasciato il Servizio civile?
«Ho imparato molto e instaurato rapporti con le associazioni di italiani, che mi fanno sentire come a casa senza per forza prendere un aereo».