Treviglio, si cercano 89 infermieri: i fondi ci sono
Per potenziare i servizi a casa e il tracciamento del Covid: «Così svuoteremo gli ospedali»
L’Asst Bergamo Ovest rinforza il personale in vista della campagna d’autunno contro il Covid-19. L’Azienda socio sanitaria, a cui fanno capo gli ospedali di Treviglio e Romano, è alla ricerca di 89 infermieri, due tecnici di laboratorio e due impiegati amministrativi. Personale che per la quasi totalità sarà impiegato fuori dai nosocomi per servizi a domicilio.
Nella giornata di ieri il direttore generale Peter Assembergs, ha firmato i bandi finanziati dalla Regione Lombardia per le nuove figure professionali. «La maggior parte del personale — puntualizza Assembergs — sarà dedicato all’assistenza sul territorio e in particolare al monitoraggio dei pazienti in isolamento domiciliare, dei malati cronici, dei disabili, dei cittadini affetti da dipendenze patologiche e dei non autosufficienti, permettendo così di decongestionare ospedali e i pronto soccorso. L’azienda non ha dimenticato di valorizzare il personale interno che, laddove dotato di specifiche competenze, potrà decidere di dedicare il proprio lavoro all’assistenza territoriale».
Un primo bando prevede un contratto per 76 infermieri di comunità e famiglia che non si occuperanno solo del Covid, ma presteranno una particolare attenzione alla fragilità e alla cronicità. La figura dell’infermiere di comunità è prevista nell’integrazione tra il settore sanitario e quello sociale. Il suo ruolo principale è quello di «care manager» in grado di rilevare il bisogno dei pazienti e di effettuare, a domicilio, il monitoraggio delle condizioni di salute delle persone anziane e fragili indicate dai medici di medicina generale e dagli assistenti sociali. Gli infermieri di comunità avranno un contratto di collaborazione e la domanda per le selezioni rimarrà aperta fino a fine anno.
Sarà poi potenziato il laboratorio che analizza test e tamponi con l’assunzione di due nuovi tecnici.
Il resto del nuovo personale (13 infermieri e due amministrativi) invece andrà a implementare l’attività di contact tracing dell’Asst, il tracciamento dei contatti per il coronavirus al fine di ricostruire le catene di contatti di persone positive al virus e contenere gli eventuali focolai. Un tracciamento che potrà avvenire non solo in via informatica, ma anche in maniera «tradizionale», intervistando le persone positive e risalendo alle situazioni nelle quali hanno potuto mettere a rischio la salute di persone vicine e provvedendo ad avvisarle.
Metodo
Il tracciamento del Covid avverrà per via informatica e attraverso interviste