Corriere della Sera (Bergamo)

I bimbi protestano e fermano (per ora) il taglio degli alberi

Nel parco c’erano 42 pini nel 2003, oggi sono la metà

- Spreafico

Per fare ombra alle villette e al parco del complesso residenzia­le «Le meraviglie», al confine fra Clusone e Rovetta, erano stati piantati dei pini marittimi: 42 nel 2003, oggi ne resta la metà.

Gli aghi che cadono otturerebb­ero i tombini e rovinerebb­ero il marciapied­e, secondo una parte dei residenti del complesso, che si sono offerti di pagare l’abbattimen­to di tutti gli alberi e le spese per la piantumazi­one di specie autoctone per rimpiazzar­li. Altri residenti non sono d’accordo. Un gruppo di bambini e ragazzi, che abitano nei dintorni, ha appeso ai tronchi cuori di carta e cartelli, per cercare di salvare almeno gli ultimi pini del giardino in cui giocano. «Non tagliateli. È per il nostro futuro», scrive in stampatell­o una bimba. I genitori si stanno organizzan­do in un comitato.

«L’abbattimen­to è iniziato quattro anni fa — spiega Monica Simonelli, fra i promotori della protesta —. Gli alberi sono stati decimati e, se non ci fossimo messi in mezzo, il 14 luglio ne sarebbero stati abbattuti altri undici». Le motoseghe hanno iniziato a tagliare poco dopo le 7 del mattino: «Abbiamo chiamato i carabinier­i — continua Simonelli —. L’unica autorizzaz­ione era del 2016, prevedeva il taglio di altri alberi solo nel caso in cui quelli piantumati fossero già abbastanza alti, così l’abbattimen­to è stato sospeso. I pini non sono malati o pericolosi, ma precludono la vista sull’altopiano. È solo il capriccio di alcuni privati».

Fra via dei Murù e via dei Caaler sono stati messi a dimora dei sorbi: «Alcuni non hanno attecchito e sono morti, altri sono dei ramoscelli che non fanno alcuna ombra». La discussion­e tornerà in Comune a Clusone il 27 agosto: «L’amministra­zione sta permettend­o a pochi privati di prendere libere iniziative e tagliare alberi che rappresent­ano un patrimonio per tutti», continua Monica Simonelli.

E mentre il gruppo di genitori e ragazzi che protesta ha già raccolto 300 firme per impedire l’abbattimen­to e organizzat­o una merenda all’aperto per sensibiliz­zare ulteriorme­nte i concittadi­ni, il sindaco di Clusone, Paolo Olini, si chiude nel no comment. «Siamo agli sgoccioli per presentare le liste elettorali, ho di meglio da fare che pensare a quegli alberi», dice.

Il sindaco Olini: «Non ho tempo, sto pensando alle elezioni». Ma il caso tornerà in Comune

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I bambini e i ragazzi che abitano vicino al parco del complesso residenzia­le hanno attaccato ai tronchi dei pini marittimi cuori in carta rossa e cartelli per chiedere di non tagliare gli alberi, piantati diversi anni fa
L’iniziativa I bambini e i ragazzi che abitano vicino al parco del complesso residenzia­le hanno attaccato ai tronchi dei pini marittimi cuori in carta rossa e cartelli per chiedere di non tagliare gli alberi, piantati diversi anni fa

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