Orio, contrordine: i tamponi si faranno in Fiera
Chi arriva all’aeroporto dai Paesi a rischio potrà andare in via Lunga Il direttore del centro commerciale: l’altra soluzione non era accettabile
I tamponi previsti per i vacanzieri che rientrano da Grecia, Malta, Spagna e Croazia e atterrano all’aeroporto di Orio al Serio si faranno alla Fiera di via Lunga. Il servizio sarà in funzione da domani e organizzato dal gruppo San Donato, in base a un accordo con Ats e Regione. Tramonta, dunque, l’ipotesi di sfruttare la smart clinic che il gruppo milanese aveva messo a disposizione all’interno dello shopping center, raggiungibile anche a piedi dallo scalo.
Mercoledì la decisione sembrava già presa, come confermato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ma ieri è arrivato il no di Oriocenter: «Non siamo attrezzati per accogliere migliaia di persone che rientrano dai paesi a rischio», spiega il direttore Ruggero Pizzagalli. In Fiera i tamponi saranno effettuati su prenotazione in modalità drive through, cioè senza scendere dall’auto.
L’importante è rimanere sintonizzati, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fino all’ultimo istante della vacanza. E sperare in un rientro non troppo traumatico. Oggi è una settimana da quando è stato previsto il tampone per chi torna da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Per l’aumento di casi di coronavirus sono considerati paesi a rischio, lo screening è necessario a bloccare possibili contagi dalla spiaggia alla scrivania. Una settimana e, ancora sull’aeroporto di Orio al Serio, punto di arrivo di buona parte dei viaggiatori, non solo bergamaschi, il servizio è fermo e le notizie si rincorrono. L’ultima indicazione, che porta il timbro della Regione, è che si partirà da domani alla Fiera di via Lunga con il gruppo San Donato a gestire le analisi in modalità drive through.
Il no di Oriocenter
Sembra la decisione definitiva, dopo che mercoledì sera era arrivata, invece, la conferma da parte dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera sulla soluzione Oriocenter, maturata nel momento in cui il San Donato ha messo a disposizione la propria smart clinic all’interno del centro commerciale. Apparentemente un’opportunità, vista la vicinanza allo scalo (dove il problema è proprio la mancanza di spazi adeguati) e la possibilità di sfruttare il breve collegamento pedonale sotto l’autostrada. Ma all’ultimo il piano è saltato. Il direttore di Oriocenter Ruggero Pizzagalli non ha problemi ad ammettere che, appena letti i giornali del mattino, si è attaccato al telefono: «Sono caduto dal letto, non sapevamo nulla — spiega alla fine di una giornata che definisce campale —. Non siamo attrezzati per accogliere migliaia di persone che arrivano da paesi a rischio per sottoporsi al tampone». Anche perché ingressi indipendenti non ne esistono. «Dal 18 maggio — prosegue Pizzagalli — stiamo facendo di tutto per mantenere il delicato equilibrio tra le necessità del commercio e la sicurezza dei nostri clienti. Abbiamo distanziato i tavoli, installato plexiglass, distribuito igienizzanti, alcuni negozi provano la febbre anche se non è obbligatorio. Non ha senso mettere tutto a rischio».
Come funziona
Dunque, la Fiera. Ieri mattina, l’Ats ha organizzato un sopralluogo con la direzione del Papa Giovanni, cui fa capo il presidio allestito nel pieno dell’emergenza, ora utilizzato per gli ambulatori di followup rivolti ai pazienti guariti dal virus. Sfruttando il parcheggio, i tamponi saranno effettuati in auto, attraverso il finestrino. Il servizio, gratuito, sarà a disposizione anche di chi abita fuori regione e rientra con mezzi di trasporto alternativi all’aereo. Non è riservato, cioè, solo a chi sbarca a Orio. Funziona su prenotazione, chiamando il numero 02.87370510 (già attivo). Al momento del test, è necessario presentarsi con l’autocertificazione da scaricare sul sito dell’Ats e compilare (va inviata anche via email alla stessa Ats). La previsione è di effettuare tra i 120 e i 150 tamponi al giorno dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 (gli utenti riceveranno indicazioni sull’orario dal call center).
Cgil polemica
In questi giorni a Orio è previsto l’arrivo di una quindicina di voli dalle quattro nazioni per circa 2 mila passeggeri giornalieri. Hanno 48 ore di tempo per preoccuparsi del tampone. Chi si recherà direttamente in Fiera ha pochi minuti d’auto. Certo, a piedi non si va. «Il fatto che a Orio — attacca Orazio Amboni, responsabile dell’Ufficio studi, sanità e welfare della Cgil — non sia possibile effettuare il tampone immediatamente all’arrivo, come invece avviene in gran parte d’Italia, espone a rischi il personale dell’aeroporto, il personale del posto di polizia e di tutti i servizi dell’indotto, e poi le altre persone con cui il viaggiatore entra in contatto. È l’ennesima prova di inefficienza e imprevidenza da parte di chi ha la responsabilità di programmare e coordinare tutta l’attività di prevenzione e sorveglianza». Per Amboni, inoltre, la collaborazione con il San Donato «è un bene, ma è un altro segno dell’arretramento del servizio pubblico rispetto alla sanità privata».
Positivo l’1,1%
Se venerdì scorso si registrava l’assalto ai pronto soccorso di Seriate e Alzano, negli ospedali ora la situazione sembra essersi normalizzata. Anche con l’alternativa Fiera, proseguono le prenotazioni, ora senza restrizioni territoriali (si può contattare un’Asst a scelta). All’Asst Bergamo Est (Seriate) va chiamato lo 035.3063990 o 035.3063857 (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16). Al Papa Giovanni si prenota allo 035.267.6161, da lunedì a sabato, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, e l’esame viene effettuato in auto nella zona del pronto soccorso. All’Asst Bergamo Ovest (Treviglio) dal sito prenota.zerocoda.it.
Infine, i numeri. Oggi dall’Ats dovrebbero arrivare dati più freschi sull’andamento dei controlli. Per ora, restano i 27 positivi su 2.300 tamponi processati tra il 13 e il 18 agosto, pari all’1,1%.
Sistema drive-in Sarà il personale del gruppo San Donato a prelevare i campioni, direttamente dall’auto
Come fare Si dovrà prenotare, come per gli ospedali, dove ora la situazione è più tranquilla