Violoncello superstar nelle sei Suite di Bach
Se c’è un’opera musicale che tutti gli esecutori ritengono imprescindibile nella letteratura scritta per il proprio strumento, è sicuramente il ciclo delle sei Suite per violoncello di Bach. Ad esse hanno dedicato studi, concerti, tournée e registrazioni tutti i più grandi interpreti: siano essi rigorosi filologi oppure amanti del romanticismo o del repertorio contemporaneo. I motivi sono infiniti, ma senza addentrarsi nei fattori più squisitamente musicologici (come la spinta impressa da Bach per lo sviluppo tecnico o la ricerca timbrica), basta il più semplice, quello che si impone già al primo ascolto: sono di una bellezza clamorosa. Non ci si stupisce dunque che esse risultino un evento ogniqualvolta vengano proposte, come accade oggi a Milano Arte Musica (ore 18 e 20.30, chiesa di Santa Maria della Sanità, via Durini 20, € 10, tel. 02.76.31.71.76): ad affrontare le Suite BWV 1009 e 1010 è Francesco Galligioni, già applaudito in questa edizione con l’Arte dell’Arco. Padovano, ha fondato la Venice Baroque Orchestra, ha collaborato con violinisti del calibro di Carmignola e Mullova ed è stato diretto dai pionieri della filologia musicale, da Gardiner a Leonhardt e Hogwood, esibendosi sui palcoscenici più prestigiosi del concertismo mondiale, dal Musikverein di Vienna al Concertgebouw di Amsterdam.