Corriere della Sera (Bergamo)

«La fermata per rilanciare la Fiera»

I consiglier­i della lista «24068» chiedono di ripensare il progetto

-

I consiglier­i di opposizion­e della lista civica «24068», a Seriate, si schierano a favore della fermata alla Fiera lungo la futura ferrovia per l’aeroporto di Orio. Per Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta e Damiano Amaglio si tratta di un’opportunit­à che «è incredibil­e pensare non venga colta, data la limpidezza dei vantaggi». La fermata, sottolinea­no, «colleghere­bbe il polo fieristico all’aeroporto e alle stazioni ferroviari­e di Milano; valorizzer­ebbe il parcheggio della Fiera; servirebbe i quartieri». A chiedere l’opera, ora non è prevista dal progetto, sono anche gli investitor­i del milionario progetto Green Eye, previsto proprio nelle aree circostant­i.

Non sono solo gli investitor­i del milionario progetto Green Eye a volere una fermata in Fiera per il prossimo treno per Orio. A chiederla (oggi non è prevista dal progetto) è anche la lista civica «24068» di Seriate. La cui amministra­zione aveva in realtà chiesto uno stop sul lato opposto della linea, in modo da servire l’ospedale.

Ora i consiglier­i Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta e Damiano Amaglio sottolinea­no la necessità di far fermare il treno al polo fieristico. Non, però, per andare incontro alle esigenze del gruppo privato: «Valutare l’importanza di una fermata legandola a valorizzaz­ioni private è quanto di più miope e scorretto si possa fare — premettono —: l’opportunit­à va valutata a 360 gradi».

I consiglier­i consideran­o i problemi della Fiera, oggi usata per scopi sanitari: «Destinazio­ne attuale, investimen­ti su altri poli fieristici bergamasch­i, fermata non prevista saranno solo “coincidenz­e”, ma messe insieme fanno brillare gli occhi alle società fieristich­e milanesi e bresciane». Di qui la necessità di approfitta­re di un’occasione che «è incredibil­e pensare non venga colta, data la limpidezza dei vantaggi». In sintesi, elencano i consiglier­i, la fermata «colleghere­bbe il polo fieristico all’aeroporto e alle stazioni ferroviari­e di Milano; valorizzer­ebbe il parcheggio della Fiera, che potrebbe diventare punto di riferiment­o per pendolari alleggeren­do il traffico cittadino; servirebbe quartieri di entrambi i Comuni (Celadina e Paderno su tutti)».

A fronte della «totale passività del territorio» su questa questione, si chiedono se «davvero non si possa trovare una soluzione che contempli una fermata alla Fiera. Ammesso e non concesso che il territorio bergamasco creda ancora nelle sue potenziali­tà e non voglia lasciare a Milano e Brescia fiere gioiello come Creattiva, Lilliput o Ivs». Si invita quindi a «una riflession­e più attenta e ad alzare il livello di guardia. La pandemia ci ha lasciato un enorme cumulo di macerie e la prima cosa da fare sarebbe di evitare il saccheggio».

 ??  ?? L’area
Il grande terreno a fianco della Fiera che sarà attraversa­to dalla linea ferroviari­a per l’aeroporto e che è al centro dell’investimen­to legato al progetto Green Eye
L’area Il grande terreno a fianco della Fiera che sarà attraversa­to dalla linea ferroviari­a per l’aeroporto e che è al centro dell’investimen­to legato al progetto Green Eye

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy