Tutti negativi i contatti del ragazzo ricoverato
Albano, gli esiti dei controlli su ventitrè persone. Migliora il diciassettenne ricoverato
Hanno dato tutti esito negativo i tamponi effettuati ad amici, che erano con lui alla festa in piscina di Ferragosto, e famigliari del 17enne di Albano Sant’Alessandro ricoverato a Milano per coronavirus. Il ragazzo, che si trova in terapia intensiva, sta dando segnali di miglioramento anche se le sue condizioni rimangono critiche.
Non è stata la festa in piscina di Ferragosto a fare ammalare il ragazzo di Albano in gravi condizioni per il coronavirus. Sono infatti tutti negativi gli esiti dei tamponi effettuati giovedì sui contatti più stretti avuti dal diciassettenne: sia i tre familiari che vivono con lui sia i venti amici che hanno partecipato a una festa sabato scorso. Giovedì le ventitrè persone, che dal giorno del ricovero del ragazzo erano in isolamento volontario, si erano sottoposte a tampone al Dipartimento di igiene e preda venzione sanitaria dell’Ats in via Borgo Palazzo, e i risultati dicono che nessuno di loro può avere trasmesso il virus. «La collaborazione della famiglia ci ha permesso di individuare in tempi rapidi i contatti stretti del ragazzo — spiega infatti Lucia Antonioli, direttore del dipartimento —: tutti sono stati sottoposti a tampone rinofaringeo e meno di 24 ore dopo sono pervenuti i risultati, tutti negativi». Le ventitré persone possono quindi uscire dall’isolamento. «È una buona notizia per loro e per il paese — commenta il sindaco di Albano Maurizio Donisi —. Ora speriamo che migliorino le condizioni del ragazzo».
Ma, una volta esclusa la festa di Ferragosto, resta ancora capire in che modo sia avvenuto il contagio nelle due settimane precedenti i primi sintomi, avvertiti lunedì. Gli ulteriori accertamenti sono in corso ma l’Ats preferisce non commentare. Così come i medici del Policlinico di Milano nella cui Terapia intensiva pediatrica il paziente è ricoverato da mercoledì dicono che, oltre a «continuare lo stretto monitoraggio», stanno anche «indagando su eventuali concause che oltre all’infezione da coronavirus, potrebbero avere pesato sull’aggravamento del quadro clinico». Effettuando quindi un controllo sulle condizioni di salute pregresse del paziente. Il quale viene descritto come «in miglioramento, anche se le condizioni sono ancora critiche».
Intanto sono 17 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati dalla Regione in provincia di Bergamo. In una giornata in cui il totale nazionale è tornato a crescere (i nuovi contagi sono 947 in 24 ore, un livello che non si registrava dal 14 maggio), i casi in Lombardia risultano essere stati 174, di cui 26 «debolmente positivi» e 10 a seguito di test sierologici. Sono sei i deceduti. Quasi 11 mila i tamponi, con l’aumento dei guariti e dei dimessi, anche se sale a 17 il numero dei ricoverati in terapia intensiva. Nelle altre province ci sono 54 casi a Milano,28 a Brescia, 18 a Monza, 9 a Cremona, 8 a Como e Mantova, 7 a Varese, 5 a Lecco, 4 a Lodi e Pavia e 1 a Sondrio.
Si sta ora indagando su «eventuali concause che possano avere pesato sul quadro clinico»