Gafforelli: vorrei restare in Via Tasso
Decadrà da primo cittadino nel 2021. L’ipotesi: candidatura in un altro Comune
Il mandato da presidente della Provincia di Gianfranco Gafforelli ( foto) scade nel 2022. Ma nel 2021, Gafforelli non sarà più sindaco di Calcinate (e non è ricandidabile). Così dovrà decadere anche dal ruolo di Via Tasso. «A meno che la legge cambi», dice lui, che vorrebbe portare a termine il mandato in Provincia. E ci sono indiscrezioni sull’ipotesi che possa candidarsi in un altro Comune, ma lui per ora smentisce.
C’è già qualche certezza, ma ci sono anche molte incognite su quello che succederà alla presidenza della Provincia nel 2021. «Chi vivrà, vedrà», dice il numero uno di Via Tasso, Gianfranco Gafforelli, che è pure sindaco di Calcinate. Il suo mandato da presidente della Provincia scade nel 2022. Ma nella primavera del 2021, a Calcinate si voterà per il rinnovo del sindaco e Gafforelli, già al secondo mandato, non è più ricandidabile come primo cittadino. «Quando non sarò più sindaco — spiega — decadrò anche da presidente della Provincia. Ora è una certezza, a meno che la legge non cambi».
Negli ultimi tempi, sindaci e consiglieri comunali ne hanno dibattuto sottovoce. C’è chi sostiene possa bastare essere sindaco al momento dell’elezione a presidente della Provincia per portare a termine il mandato, che dura quattro anni. E chi crede che una volta smessi i panni del sindaco, debba per forza finire anche il percorso sulla poltrona più alta dell’ente provinciale. «Ne ho parlato con il mio segretario in Provincia — spiega Gafforelli —, mi ha spiegato che quando non sarò più sindaco, decadrò anche da presidente. Dubbi non ce ne sono più, a meno che la normativa attuale non cambi». Gafforelli lo spera e non nasconde che se sarà costretto a lasciare l’incarico lo farà a malincuore. «Mi piacerebbe non tanto ma tantissimo poter concludere nel 2022 il mio mandato da presidente della Provincia — dice —, ho tante cose ancora da fare, da portare a termine».
A Mezzoldo, dove si voterà a settembre per il rinnovo del sindaco, c’è anche chi ha fatto il suo nome come candidato sindaco. «Sarà successo un mese fa — racconta il vicesindaco uscente Domenico Rossi —: una persona che non è di Mezzoldo mi ha contattato per dirmi che il presidente Gafforelli avrebbe voluto candidarsi sindaco nel nostro Comune. Ho risposto che saremmo stati disponibili a incontrarlo, a parlarne. Ma non ho più saputo nulla, Gafforelli non l’ho mai sentito, non so nemmeno che voce abbia. Mi aspettavo una telefonata, sia che volesse farsi avanti, sia che ci avesse ripensato, ma nessuno mi ha più detto nulla». Ma il presidente della Provincia sostiene di non aver mai pensato di candidarsi a Mezzoldo: «Io non posso rispondere per quello che fanno gli altri, ma posso dire che non ho mai pensato di candidarmi a Mezzoldo. In caso di elezione, avrei dovuto dimettermi da sindaco di Calcinate, è assurdo, non se ne parla neanche. A me non è stato proposto niente».
Gafforelli potrebbe però candidarsi sindaco in un Comune diverso da Calcinate che andrà al voto nella primavera del 2021, così non dovrebbe dimettersi dal suo attuale incarico da primo cittadino. «Francamente — dice il presidente della Provincia — adesso sono impegnato a lavorare su tante altre cose, per esempio sulla Bergamo-Treviglio, solo per dirne una. E non voglio dire nient’altro. Posso solo ribadire che mi piacerebbe continuare a fare il presidente fino alla fine del mandato, vedremo se cambierà la legge. Altrimenti decadrò e basta».
E a Mezzoldo, dove la telefonata di Gafforelli non è mai arrivata, si sono organizzati diversamente per le elezioni Amministrative di settembre. A guidare la lista civica Stella alpina, sarà Stefania Siviero, che in passato è già stata consigliere comunale. «Io mi candido consigliere, non sindaco — spiega Domenico Rossi —. Gli ultimi sono stati mesi complicati, ho dovuto fare le funzioni del sindaco. Nei piccoli Comuni, i cittadini chiamano di continuo il sindaco e chi lo sostituisce per qualsiasi problema. E, ultimamente, ce ne sono stati parecchi. Purtroppo il nostro sindaco Raimondo Balicco è morto a marzo, proprio nei giorni di piena emergenza Covid. Ricorderemo lui e anche Vincenzo Salvini, che è stato sindaco di Mezzoldo negli anni ‘70, sabato 29 agosto, alle 15, in municipio: faremo una cerimonia commemorativa, andremo anche al cimitero. Non abbiamo potuto fare i funerali durante l’emergenza, dedicheremo loro questa cerimonia».
Il meccanismo Quando non sarà più sindaco, dovrà lasciare il ruolo da presidente in Provincia
Mezzoldo
Il vicesindaco: «Mi hanno detto che stava valutando di correre qui»
❞ Io non posso rispondere di quello che fanno gli altri, ma posso dire che non ho mai pensato di candidarmi a Mezzoldo. In caso di elezione, avrei dovuto dimettermi da Calcinate, è assurdo Gianfranco Gafforelli Presidente della Provincia e sindaco di Calcinate