Corriere della Sera (Bergamo)

I paesi al voto dopo i sindaci morti e i commissari

Voto a settembre in 13 paesi. A Cene e Mezzoldo l’eredità dei primi cittadini deceduti a causa del Covid

- Desirée Spreafico

Da Cene e Mezzoldo, dove i sindaci erano morti di Covid19, a Almè in cui si ricandida il primo cittadino decaduto, Massimo Bandera. Sono tredici i Comuni in cui si voterà per le Amministra­tive il 20 settembre.

A Oneta, dalla tornata elettorale andata a vuoto lo scorso maggio, si è arrivati a 4 liste, di cui 3 composte da non residenti, anche leccesi. Ad Almè si ricandida Massimo Bandera, il sindaco caduto dopo le dimissioni di 4 consiglier­i d’opposizion­e e 3 dei suoi. Non ci pensa nemmeno Antonio Ferrari, dimissiona­rio a agosto 2019: aveva vinto nel 2017 a Parzanica, conquistan­do il titolo di primo sindaco Cinque stelle nella Bergamasca. È scaduto ieri il termine per la presentazi­one delle liste candidate alle elezioni amministra­tive. Il voto, procrastin­ato dall’emergenza coronaviru­s, si terrà il prossimo 20 settembre. Sono 13 i Comuni bergamasch­i chiamati alle urne, per circa 41 mila abitanti, con i primi cittadini verranno eletti anche 130 consiglier­i. Dopo la morte per Covid-19 del sindaco Giorgio Valoti, a Cene, sotto il simbolo della Lega si presenta Edilio Moreni:

«La squadra è nuova e più giovane». Si candida anche la lista civica ora all’opposizion­e. Anche il sindaco di Mezzoldo, Raimondo Balicco, è deceduto a causa della pandemia: mantenendo il nome della lista, «Stella alpina», al suo posto si candida Stefania Siviero, già consiglier­e comunale, affiancata dall’attuale vicesindac­o Domenico Rossi.

Massimo Bandera parla di «entusiasmo e voglia di riprendere da dove mi hanno interrotto», presentand­osi ad Almè, con una lista leghista e civica, per sfidare l’unica altra candidata, che schiera i 3 consiglier­i d’opposizion­e dimissiona­ri la scorsa amministra­zione. «Non è più il mio paese» commenta Ferrari, l’ex sindaco di Parzanica, dove dovrebbe essersi presentata una sola lista. A Colere, Oneta e Valleve erano stati assegnati i commissari prefettizi per l’assenza di candidati. L’ex primo cittadino di Camerata Cornello, Gianfranco Lazzarini, si presenta a Valleve: «In paese c’è rassegnazi­one. Si pensa che non si riuscirà a far ripartire gli impianti sciistici, e i debiti del Comune superano il milione di euro. Mi metto in gioco per invertire la rotta». Per Angelo Dallagrass­a, fino al 2019 sindaco di Oneta, 600 abitanti in Val del Riso è una «questione di responsabi­lità,

❞ Mi ricandido perché non voglio che vinca una lista di non residenti a Oneta, alcuni sono di Lecce Angelo Dallagrass­a Ex sindaco e candidato

fra i membri delle altre liste nessuno risiede in paese», dice. A Borgo di Terzo, Cividate al Piano, Clusone, Fuipiano Valle Imagna, Gazzaniga e Sorisole i mandati sono arrivati a scadenza naturale. Il sindaco uscente di Cividate, Giovanni Battista Forlani schiera 5 giovani, fra cui un 19enne, per sfidare Francesco Gatti, il primo candidato di Cambiamo! nella Bergamasca. Per la lista della Lega e Forza Italia, di Mattia Merelli, doveva essere una corsa solo contro il quorum, a Gazzaniga, a sorpresa Fratelli d’Italia propone i suoi candidati.

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